Beccati!

Calizzano, anziano ricoverato e casa presa di mira da coppia di ladri: due arresti

La donna ha millantato di essere la compagna del 75enne, il complice un "amico" che la stava aiutando ad entrare nell'alloggio per prendere chiavi ed effetti personali

carabinieri cairo

Calizzano. La segnalazione è arrivata ieri pomeriggio, verso le 15.00, quando alcuni abitanti di via Lambertini di Calizzano hanno notato due persone che incappucciate e con il volto coperto da mascherine chirurgiche ed armate di cacciavite che, approfittando del ricovero dell’anziano inquilino di una abitazione, stavano forzando la serratura d’ingresso della casa.

I vicini hanno ripreso con il telefonino i due soggetti mentre forzavano la porta dell’alloggio e hanno prontamente avvisato i carabinieri della Compagnia di Cairo Montenotte: l’immediato intervento dei militari, che hanno sorpreso un uomo ed una donna intenti a rovistare nelle stanze dell’appartamento, ha consentito di fermare i due ladri in flagranza di reato.

La donna, classe 1981 di origine rumena residente a Calizzano, nota alle forze dell’ordine, all’inizio si è giustificata riferendo di essere la compagna dell’inquilino della casa e di avere perduto le chiavi dell’appartamento e che, per recuperare alcuni effetti personali, aveva chiesto in un bar vicino un cacciavite con cui forzare la porta di ingresso. Ha riferito inoltre che il presunto compagno era ricoverato dal 7 febbraio scorso all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. L’uomo, classe 1969 di origine calabrese, residente a Borghetto Santo Spirito, anch’egli con precedenti, ha dichiarato di essere un amico della donna e che la stava semplicemente accompagnando.

I carabinieri, nel contesto degli accertamenti per verificare quanto riferito dalla donna, hanno contattato l’ospedale pietrese ed hanno appreso che effettivamente il povero anziano, che soffre di demenza senile, era stato portato qualche giorno fa al Pronto Soccorso in ambulanza, dopo esser stato circa 48 ore sdraiato per terra prima di esser soccorso. Sono in corso ulteriori accertamenti per meglio chiarire la dinamica di cosa possa essere successo all’anziano signore e di chi effettivamente abbia chiamato i soccorsi.

In effetti la donna arrestata aveva fatto richiesta di residenza già da un mese presso quell’abitazione ma, come confermato anche dall’amministratrice del condominio, nell’alloggio dell’anziano non ci è mai andata ad abitare e l’anziano signore ha sempre vissuto da solo.

Dai riscontri investigativi eseguiti dai carabinieri falso anche il fatto che la donna avesse perduto le chiavi, in quanto non le avrebbe mai avute.

L’immediata perquisizione condotta sugli arrestati ha permesso di recuperare il cacciavite con il quale l’uomo aveva forzato la porta d’ingresso nonché la somma di oltre 6mila euro, probabile provento del furto, una cifra su cui la donna non ha saputo dare alcuna spiegazione.

Gli arrestati sono stati così condotti rispettivamente alla Casa Circondariale di Genova Marassi e alla Casa Circondariale di Genova Pontedecimo, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Il fenomeno dei furti in abitazione, soprattutto in danno di persone anziane nell’area valbormidese sta registrando negli ultimi tempi un netto aumento, per questo si è intensificata l’azione dei carabinieri per tentare di prevenire questi reati.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.