Il punto

Bacigalupo: mercoledì al via i lavori di ripristino del manto erboso. Rossello: “Pronto a ottobre”

In occasione dell'incontro con i residenti di Legino l'assessore allo sport Rossello fa il punto sullo stadio. I lavori finiranno a giugno e sarà calpestabile a ottobre

stadio Bacigalupo savona dall'alto

Savona. Da mercoledì 16 febbraio partiranno i lavori per il ripristino del manto erboso dello stadio Bacigalupo di Savona e sarà calpestabile a ottobre 2022. Lo ha annunciato l’assessore allo sport Francesco Rossello durante il primo incontro nei quartieri che si è tenuto a Legino alla Sms Milleluci.

I lavori, che hanno un costo di 50 mila euro (ricavati dalla garanzia fideiussoria che aveva dovuto versare la vecchia società), finiranno a giugno. Poi, prima di poterne usufruire, sono necessari 3 mesi per il consolidamento attraverso l’irrigazione e la rasatura. Il manto sarà in erba e non in sintetico a causa dei costi: la seconda soluzione sarebbe costata 800 mila, un prezzo 16 volte superiore all’alternativa.

L’ex assessore allo Sport e consigliere comunale della Lega Maurizio Scaramuzza aveva contestato questa scelta definendola un “tapullo”. E aveva proseguito: “C’è già un progetto pronto (quello presentato dal Savona), questo bando (riferendosi alla gara per scegliere un concessionario) è uno spreco di denaro e di tempo perché non si risolveranno i problemi strutturali“.

L’assessore Rossello ha spiegato che il progetto depositato in un Comune da un milione e 800 mila euro non è uno studio di fattibilità e non può essere sfruttato per il project financing.

“Lo stadio – dice l’assessore – rientra nella zona di espansione e trasformazione del campus e a medio termine farà parte della ‘cittadella dello sport’ dove saranno integrate l’università e le strutture sportive”.

“Per fare questo – aggiunge Rossello – bisogna risolvere il problema della esondabilità del rio Molinero che sarà affrontato insieme a Fondazione Cima”. Nel frattempo, per il periodo di transizione verso la riqualificazione dell’area, il Comune dovrà indire una gara a evidenza pubblica per dare in concessione il campo. Nel bando saranno compresi gli investimenti minimi (il ripristino della recinzione, degli spogliatoi e delle gradinate) che garantiscano all’impianto sportivo di essere utilizzato.

“Al nuovo concessionario – spiega Rossello – sarà richiesto un investimento minore rispetto a quello necessario e sarà garantito un piano di ammortamento. Il Comune può ritirare la concessione e riprendersi lo stadio in caso di necessità per realizzare il progetto della cittadella della sport.

Nell’ottica di riqualificazione della zona saranno necessari interventi strutturali che saranno realizzati, però, in un secondo momento.

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