Pronunciamento

Autostrade, primo stop dalla Corte dei Conti all’aumento dei pedaggi

Il governo ha 30 giorni di tempo per motivare i rincari. Crucioli: "Ora speriamo blocchi la vendita"

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Liguria. “La Corte dei Conti blocca e rinvia al mittente la delibera che autorizza il concessionario, attualmente ancora Autostrade per l’Italia, ad aggiornare i pedaggi. E non perché abbia qualcosa contro l’aumento del costo autostradale, ma perché la fretta di concludere l’accordo tra Cassa Depositi e Prestiti e Benetton ha generato un vero e proprio pastrocchio burocratico, dove ogni atto si regge sulla legittimità del precedente; è bastato che solo uno dei documenti non fosse perfettamente a posto per inficiare tutti quelli che seguono. Il risultato è che la magistratura contabile ha rispedito indietro i documenti, dando al governo 30 giorni per motivare la propria decisione sull’aggiornamento dei pedaggi o riscrivere tutto”.

Lo afferma il senatore di Alternativa e candidato a sindaco di Genova Mattia Crucioli sulla vicenda dell’operazione di cessione di Aspi e il piano tariffario già finito al centro delle polemiche.

“La Corte dei Conti ha respinto per il momento l’architettura dei provvedimenti ministeriali sull’accordo con Autostrade – dice il senatore Mattia Crucioli, candidato sindaco per le elezioni amministrative di Genova -. Mi auguro che serva a bloccare il percorso di un acquisto oneroso che è uno schiaffo nei confronti delle vittime, un regalo ai soci di Aspi e Atlantia” aggiunge.

“La magistratura contabile può essere il baluardo per impedire l’insulto alla memoria delle vittime del crollo del ponte Morandi e per evitare il regalo ai Benetton e l’aumento delle tariffe autostradali”.

“Per questo qualche settimana fa ho organizzato una manifestazione sotto la sede della magistratura contabile. E, a quanto pare, venerdì è arrivato un primo stop da parte della Corte: la partita è ancora aperta, la lotta paga” conclude Crucioli.

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