Botta e risposta

Albenga, Distilo risponde a Mallarini: “Pronto a dimettermi se lo farà anche il sindaco, che ha vinto grazie a me”

"Il posto da presidente del consiglio lo vorrebbe assegnare a qualche consigliera comunale usata e presa in giro dallo stesso partito che lui rappresenta"

Distilo candidato sindaco Albenga

Albenga. Non si è fatta attendere la replica di Diego Distilo alle esternazioni del circolo Pd di Albenga, che dopo la sua “tirata” contro l’amministrazione del sindaco Riccardo Tomatis quest’oggi ne ha chiesto le dimissioni dal ruolo di presidente del consiglio comunale ingauno.

“Apprendo con grande entusiasmo che ad Albenga esiste ancora il Pd – afferma Distilo – Mi fa piacere leggere che il partito politico del sindaco di Albenga, dopo quasi tre anni di amministrazione e assoluto silenzio sui temi importanti della città, faccia delle dichiarazioni. Noto con grande simpatia come il segretario Ivano Mallarini non conosca per nulla la politica, cercando di improvvisarsi come politologo di alto livello direttamente dal campetto di calcio del Pontelungo dove da ragazzini giocavamo assieme. La cosa che più fa emozionare è che la prima uscita del segretario non è una presa di posizione su temi importanti ma è fatta per richiedere il posto da presidente del consiglio comunale, votato a scrutino segreto in consiglio comunale; posto che lui vorrebbe assegnare a qualche consigliera comunale usata e presa in giro dallo stesso partito che lui rappresenta”.

“Mi dispiace molto oggi vedere che uno dei più grandi partiti italiani non sia più rappresentato in città dai veri politici ingauni, che tenevano la sede del point elettorale di viale Martiri aperta durante la campagna elettorale e che oggi si sono allontanati perché, dopo l’elezione del dottor Tomatis, è stato usato il vecchio metodo del ‘passata la festa gabbato lo santo’. D’altronde questo è il metodo della politica usare la gente per poi dimenticarla proprio come è stato fatto dal sindaco di Albenga”.

“Caro Mallarini, a parte l’amicizia personale per te, provo molta ammirazione perché non è da tutti fare il segretario senza esserlo. Per tornare al tema della politica, sono pronto a dimettermi insieme al sindaco di Albenga: se oggi è sindaco, lo deve ai miei 32 ragazzi che al ballottaggio lo hanno fatto votare. Oggi governa senza il consenso cittadino, prendetene atto e liberiamo Albenga”.

E circa l’ospedale, Distilo ci tiene a precisa che “da presidente della commissione sanità sono riuscito comunque a portare il presidente Toti ad Albenga, mentre il suo sindaco in tre anni non ha convocato nemmeno una volta il distretto sociosanitario di cui è presidente. Per tornare alla manifestazione dell’11 marzo, visto come è stata lanciata sui giornali non posso non pensare che si tratti di un evento del vostro partito, che ha tolto la regia alla croce bianca ed altri veri difensori dell’ospedale di Albenga. Ma le proteste devono arrivare dalla gente, non dalle istituzioni che in questo caso hanno fallito”.

“Concludendo rispondo alla richiesta di dimissioni con una bellissima canzone sentita al festival di Sanremo: ‘E con le mani e con i piedi… Ciao ciao!”

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