Pietra Ligure. Teatro Guido Moretti gremito questa sera a Pietra Ligure per l’anteprima nazionale del lungometraggio “Io sono Vera“, opera prima del regista Beniamino Catena, noto a livello internazionale per i molti progetti tra i quali le famose fiction Squadra Antimafia e Rosy Abate per Mediaset.
“Siamo orgogliosi di aver girato il film in Liguria, dove abito – spiega il regista -. È stato un gran viaggio girare un film tra due continenti. Vera mi ha lasciato tantissimo, innanzitutto la volontà di esaudire i propri desideri senza paura, che poi è la connotazione di Vera”.
Il film internazionale, prodotto dalla Macaia Film e patrocinato dalla Genova Liguria Film Commission, non solo valorizzerà le bellezze e la realtà del territorio del ponente savonese, ma anche i giovani talenti del luogo, scelti con un casting lo scorso luglio (oltre 300 i partecipanti): alcuni sono allievi della compagnia del “Barone Rampante” di Borgio Verezzi, altri partecipano al laboratorio teatrale delle medie.
Lo sviluppo del lungometraggio “Io sono Vera” è iniziato nel settembre del 2017 quando, per la prima volta, Beniamino Catena ha presentato il soggetto di “Vera” a Macaia Film.
“È una grande festa – ha commentato il sindaco di Pietra Ligure Luigi De Vincenzi -, finalmente c’è un riapproccio nuovo alla vita, alla comunità e alla cultura. Questa sera è un evento particolare, che si presenta in anteprima nazionale, girato nei nostri territori. È stata scelta Pietra per questa presentazione e questo ci rende ancora di più orgogliosi. La nostra stagione teatrale ha fatto registrare il tutto esaurito, quindi direi che abbiamo scelto bene. Noi abbiamo voluto dare cultura e la gente la sta apprezzando, e per questo sono molto contento”
“Le produzioni sono iniziate già diverso tempo – spiega Cristina Bolla, presidente della Fondazione Genova Liguria Film Commission -, molte in Liguria e provincia di Savona. Stiamo potenziando il nostro territorio locale affinché diventi sempre di più una location ideale per progetti visivi di vario genere. Ci sono progetti anche in futuro e nei prossimi giorni ci saranno grandi novità. Una famosa produzione verrà a fare dei sopralluoghi anche nel savonese. È un film da quasi cinque milioni di euro, una produzione fondata da Ermanno Olmi, con grandi artisti e grandi registi”.
Soddisfatto anche il produttore ligure del lungometraggio Simone Gandolfo: “Riuscire dopo tanti a fare un film qui è stato bellissimo e il territorio ci ha accolto veramente benissimo – ha detto il produttore -. Questo film è stato possibile soprattutto grazie a questa accoglienza piena di amore. Le difficoltà sono state superate e per questo devo anche ringraziare la Film Commission Liguria, che ci ha dato supporto, e tutti quegli attori locali che ci hanno supportato e a volte sopportato. Il film era pronto a maggio del 2020, ma la pandemia è stato un momento molto complicato. Siamo molto felici oggi di uscire in sala”.
Tra i protagonisti l’attore Manuel Zicarelli di Pietra Ligure, mentre la giovanissima Caterina Bussa, classe 2005, residente a Borgio Verezzi e allieva della Compagnia del Barone Rampante, è stata scelta fra più di 300 aspiranti nel ruolo di Vera. Accanto a lei Sofia Calli e Kwitchoua Tiokou Maria Costanza.

“Spero di continuare e avere altre occasioni – racconta Caterina Bussa -, sperando di riuscire a partecipare ad altri progetti di questo tipo. Per ora non ho un obiettivo in particolare, anche perché amo sia il teatro che il cinema. Vorrei ringraziare Beniamino Catena per avermi dato questa opportunità e Marcella Rembado”
“Oltre a Vera e agli attori abbiamo comparse del laboratorio teatrale e della compagnia di Borgio Verezzi che ha collaborato con noi, siamo molto felici di questo in quanto per i ragazzi, oltre ad essere un momento di lavoro, queste riprese hanno anche una valenza formativa, in particolare per quanti abbiano voglia di spingersi verso questa difficile ma affascinante carriera” aggiunge.
Nel cast: Marta Gastini, Davide Iacopini, Marcelo Alonso, Anita Caprioli, Paolo Pierobon, Manuela Martelli e Manuel Zicarelli. In tutto 25 gli alunni iscritti al laboratorio teatrale che hanno partecipato come comparse alle riprese del nuovo film.
La trama
Vera, una bambina di nove anni, scompare senza lasciare traccia. Cinque anni dopo ritorna ma, invece di essere adolescente, è una donna di circa trenta anni. Non ricorda niente. I medici ritengono che sia vittima di una strana sindrome da invecchiamento precoce. La famiglia è sconvolta, ma l’esame del DNA conferma che quella donna è davvero la loro bambina. Quando le immagini riaffiorano alla memoria, Vera capisce di aver vissuto la vita di un uomo che si è risvegliato dal coma nello stesso istante in cui lei è svanita nel nulla.
“Io sono Vera” è un viaggio tra scienza e fede, sul filo della sottile linea che demarca il mondo “reale” dal mondo “fantastico”; un aldilà misterioso che forse tutti abbiamo il potere di intuire ma in pochi comprendono fino in fondo. La sceneggiatura racconta un dissidio,un bisogno universale di rispondere a domande esistenziali che ogni uomo almeno una volta nella vita si è posto: chi sono, da dove vengo, esistono mondi paralleli? Se questo è il presupposto esistenziale del film, esiste anche una sottotraccia molto potente che, nella versione attuale della sceneggiatura, indica un leitmotiv di grande impatto.