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Varazze nella “zona rossa” per la peste suina, il sindaco: “Preoccupati per le ripercussioni, invitiamo tutti a rispettare le restrizioni”

"L'ordinanza emessa dai ministeri è un freno alle attività dal punto di vista turistico ed economico, ma è necessaria per contenere la malattia"

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Varazze. “In questo momento la preoccupazione della amministrazione è sia per la nuova emergenza sanitaria ma anche per le ripercussioni che il nostro territorio, non solo comunale ma dell’intero comprensorio, potrà avere se questa situazione dovesse permanere nel tempo. Chiediamo a tutti comunque il pieno rispetto delle restrizioni ad oggi emesse del governo nella speranza che la situazione si possa alleggerire e per la quale lavoreremo aggiornando i cittadini”. Lo afferma il sindaco di Varazze, Luigi Pierfederici, alla luce dell’entrata in vigore del decreto volto a contrastare la diffusione della peste suina sul territorio ligure.

“Come già noto sono stati ritrovati alcuni cinghiali infetti da peste suina in aree del basso Piemonte al confine con la regione Liguria – ricorda il primo cittadino – A seguito delle normative di riferimento una vasta area di territorio viene dichiarata ‘area infetta’ al fine di monitorare l’andamento della malattia, eseguire controlli ed azioni specifiche a riguardo. Conseguentemente in tale area, che purtroppo ci vede interessati come comune, al pari di altri a noi vicini, sono vietate le attività di frequentazione dell’entroterra a partire da quelle venatorie sino alle sportive”.

“L’ordinanza emessa dai ministeri della sanità e delle politiche agricole è sicuramente un freno alle attività di sviluppo del nostro entroterra dal punto di vista turistico, quindi economico, ma evidentemente necessaria al fine del contenimento della malattia che, se propagata in modo incontrollato, porterebbe danni economici a settori altrettanto importanti per l’economia nazionale legati all’allevamento dei suini. Stiamo cercando di avere informazioni più dettagliate, anche in riferimento alla aree nelle quali vigono le restrizioni, ma ad oggi bisogna rispettare i divieti vigenti con senso civico e di responsabilità che ognuno di noi deve avere”.

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