Savona. “Non è stato certo un fulmine a ciel sereno. Chiediamo da tempo un presidio fisso delle forze dell’ordine, è l’unica soluzione al problema”. E’ questa la richiesta che i commercianti della Darsena di Savona avanzano da mesi e rivolgono nuovamente oggi in seguito alla rissa di sabato notte in via del Molo su cui sta indagando la polizia.
Un problema che preoccupa sia chi ci lavora ma anche chi ci abita: “Siamo prigionieri a casa nostra. L’altra sera mio figlio non sapeva da dove passare. Ho persino disdetto la prova d’affitto per cambiare zona perchè qui ho troppa paura”, racconta una residente.
I commercianti fanno così eco alla richiesta espressa ieri dall’assessore alla sicurezza Barbara Pasquali che ha commentato duramente l’episodio definendolo “fatto intollerabile” e ha rivolto il suo appello a Questura e Prefettura: “E’ necessario un intervento forte e un presidio di sicurezza fisso nelle ore notturne da parte degli organi deputati alla sicurezza e all’ordine pubblico”.
Gli esercenti rinnovano la loro richiesta già espressa in una lettera mandata al Comune, prefetto e questore a luglio e a novembre: sono allarmati sia per la situazione che sono costretti a vivere che per l’immagine negativa. Spesso, raccontano alcuni esercenti, i titolari dei locali o i dipendenti si trovano a doversi chiudere all’interno del locale per sentirsi al sicuro. “E’ un’area piccola e l’unica soluzione sono presidi fissi – sottolinea anche Andrea Colombo del ristorante Zio Pesce -. I controlli che effettuano solitamente sono passeggiate ma serve qualcuno di stabile”.
La presenza delle forze dell’ordine come deterrente soddisferebbe tutti, anche Simona Reverdito del bar caffetteria La dolce vita si focalizza su questa richiesta: “Più controlli limiterebbero questi episodi. Per noi è un danno di immagine e rischiamo di risentirne. Vogliamo lavorare, ma lavorare bene”. “Questo è il biglietto da visita di Savona per i crocieristi, questa immagine è devastante”, sottolinea il titolare di The candlelight club and bar. E tuona: “E’ ridicolo che ci siano intorno alle 10 e poi di notte non si veda più nessuno. Sono mesi che facciamo la richiesta di presidio fisso ma non abbiamo avuto ancora nessun riscontro”.
“Questi fatti non devono verificarsi“, esordisce uno dei ristoratori. Ma aggiunge: “In 8 mesi che siamo qui però è il primo caso di questo genere”. Il fatto si è verificato nella serata tardi e il locale era già verso la chiusura senza clienti seduti: “Certo che se succedesse quando i nostri clienti sono ancora al tavolo sarebbe un problema per noi, succedendo nella notte noi non ne risentiamo particolarmente”.
LE INDAGINI
La squdra mobile è al lavoro per riuscire a ricostruire la vicenda tramite le testimonianze e le telecamere di videosorveglianza e trovare così le persone coinvolte nella rissa. Il casus belli sembrerebbe essere stato una manovra azzardata da parte di un’auto che ha rischiato di investire una donna, poi è seguita l’aggressione verbale tra i due protagonisti che sostenevano le proprie ragioni, sfociata in aggressione fisica tra un gruppo di persone.
La polizia è stata impegnata in un controllo di prevenzione, anche con l’ausilio dell’unità cinofila durante la serata ma al momento dei fatti non era più presente. “Stiamo cercando di svolgere le indagini nel minor tempo possibile per riuscire a trovare i protagonisti dell’episodio”, hanno commentato dalla questura di Savona.
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