Liguria. “Non è normale che tutte le cariche più importanti siano concentrate su un unico soggetto. La sanità ultimamente va male e non è solo per colpa del Covid”. Ad attaccare duramente il presidente della Regione Liguria e assessore a sanità e bilancio Giovanni Toti è Edoardo Rixi, chiarendo che ci sono “ottimi tecnici che possono svolgere questi incarichi (in giunta)”.
Se la rabbia è tanta, le conseguenze sono al momento tutte da vedere: “Non diciamo che apriamo la crisi domani, ma il tema è capire se gli obiettivi del presidente sono ancora obiettivi del centro destra oppure no e questo vale anche e soprattutto per i candidati alle prossime comunali perché non è che possiamo votare un sindaco e poi trovarci un assessore di centro sinistra” aggiunge Rixi.
Nella conferenza stampa di oggi, anche l’ex viceministro si toglie diversi sassolini politici dalle scarpe, affiancato dal capogruppo in Regione Stefano Mai, al sottosegretario Stefania Pucciarelli e al senatore del Carroccio Francesco Bruzzone. “E’ da un anno che cerco di riportare sulla retta via il presidente della Regione e più volte ho sottolineato che il governatore ligure deve rappresentare tutti gli elettori liguri e non solo se stesso”. “In questo anno abbiamo sentito un po’ la mancanza del governatore – gli fa eco il capogruppo del Carroccio in Regione Stefano Mai – più concentrato sulle politiche romane che sulla regione, quindi chiederemo se ci sono ancora le condizioni per governare insieme”.
Il clima teso è una conseguenza anche dell’elezione del presidente Mattarella e delle successive dichiarazioni del governatore Toti che ha rivendicato secondo la Lega il non voto alla Casellati e ora lavorerebbe per “costruire un partito con Renzi”. “Il presidente ligure Toti ha pugnalato il centrodestra alla schiena alle elezioni per il presidente della Repubblica, ha preso impegni per il voto alla Casellati che non ha mantenuto, in più afferma che vuole uscire dalla coalizione e in Liguria si vede con Burlando. Siamo allibiti, non ci fidiamo più“ afferma con rabbia.
“Se in Forza Italia è emerso chiaramente che i voti non dati a Casellati sono stati una scelta dei singoli, Toti ha coordinato il sabotaggio a nostra insaputa. Parlava con noi ancora 20 minuti prima del voto ma evidentemente parlava anche con altri. Poi torno a Genova e leggo di una cena segreta con un ex governatore di centro sinistra contro le cui politiche abbiamo combattuto e vinti. Siamo delusi e ora nulla sarà come prima” conclude Rixi.