Il Quiliano&Valleggia perde una partita molto combattuta contro il San Cipriano abbandonando momentaneamente la posizione play off che ha occupato nella sosta natalizia a seguito del netto successo contro lo Speranza.
I genovesi si sono portati sul 3 a 0, salvo poi subire il ritorno dei biancorossoviola, che hanno accorciato le distanze portandosi 3 a 2. L’allenatore quilianese Enrico Ferraro è felice di come la squadra ha interpretato la gara: sempre a viso aperto, anche a costo di correre qualche rischio. “Non c’è rammarico per quanto concesso. Abbiamo giocato contro una grande squadra con ottime individualità. Non è una giustificazione, ma avevamo una rosa ristretta. Ci mancavano dieci giocatori, infatti in panchina c’erano giocatori della formazione “B” e anche qualcuno degli Allievi. Penso che però ce la siamo giocata nel migliore dei modi”.
“Troppo sfrontati? – prosegue – Penso che se avessimo aspettato il San Cipriano invece di pressarlo in avanti e di provare a giocare avremmo fatto ancora più fatica. E poi quella attendista non è la mia filosofia. A me piace che la squadra giochi. Ho visto una bella partita, giocata bene da entrambe le squadre. Il primo goal loro è nato da un fallo, il secondo su calcio d’angolo e il terzo goal su rigore. Abbiamo creato anche nel primo tempo e loro hanno fatto anche due salvataggi sulla linea”.
La chiave di volta della partita del Quiliano&Valleggia è stata l’ingresso dell’attaccante Perrone, che ha rappresentato un punto di riferimento per la squadra e una spina nel fianco della retroguardia ospite: “Perrone non stava bene per via della caviglia. Non avrebbe potuto disputare tutta la partita, eravamo d’accordo che sarebbe entrato nel finale. Perrone è una punta di categoria superiore, ed è l’unica prima punta che abbiamo. Fosse stata una finale, l’avrei messo tutta la partita. Ma visto che siamo in un campionato preferisco gestirlo. Ora testa alla Vadese, sarà una battaglia, contro una squadra forte e che sta vivendo un buon momento”, conclude Ferraro..