Savona. Violenza verso un dirigente avversario e accensione di torce e petardi allo stadio. Sono questi gli episodi che hanno spinto il questore di Savona ad emettere due provvedimenti di “Divieto di accesso alle manifestazioni sportive” (Daspo) nei confronti di due tifosi del Pro Savona Calcio.
Si tratta di un 23enne, per lui la misura sarà della durata di cinque anni. Due le vicende che lo hanno visto protagonista. La prima lo scorso 7 novembre, quando durante il big match di Prima Categoria tra Pro Savona e Sampiedarenese, ha sferrato un pugno ad un dirigente della squadra ospite. Atto di violenza che era stato segnalato nel post partita dallo stesso presidente della club genovese Roberto Pittaluga.
Dopo il triplice fischio, infatti, si erano scaldati gli animi e Pittaluga aveva raccontato che sugli spalti il papà di un giocatore era stato colpito da un pugno, che altri due calciatori in zona spogliatoi erano stati minacciati, così il vice-presidente Massimiliano Poggioli era stato costretto a chiamare la polizia. Accuse a cui subito hanno risposto il presidente savonese Simone Marinelli e la tifoseria biancoblu, secondo la quale la Sampierdarenese durante la gara “non aveva rispettato i valori sportivi e aveva provato, con scorrettezze reiterate, a prendere vantaggi sul campo”.
“Rifiutiamo fortemente di essere etichettati come istigatori di folle e a tal proposito chiediamo alla società Sampierdarenese di chiedere ufficialmente scusa a tutta la nostra tifoseria per le continue provocazioni tenute sugli spalti. Non accettiamo insegnamenti da chi non ha nè valori nè rispetto per gli avversari. Nel caso in cui non arrivino le scuse da noi richieste, ci riserveremo di decidere come procedere insieme ai nostri legali”, avevano dichiarato gli ultras.
Ma, come detto, i cinque anni di Daspo non sono dovuti solo a questo episodio. Il provvedimento, infatti, è stato preso anche per punire l’accensione di più torce, che erano state collocate vicino ad una donna con un passeggino, da parte del 23enne durante la gara di Coppa Liguria tra Carcarese e Pro Savona andata in scena allo stadio Corrent.
Durante lo stesso incontro, giocato il 24 novembre 2021, un episodio simile è stato imputato ad un altro 23enne appartenente sempre alla tifoseria biancoblu che dovrà rispettare 4 anni di Daspo. Secondo quanto riporta la questura, il ragazzo ha acceso un fuoco d’artificio che poi è esploso non lontano dalla stessa mamma con il passeggino che era sugli spalti.
Per questi episodi di violenza sportiva i due giovani sono stati anche denunciati all’autorità giudiziaria. Entrambi sono recidivi: erano stati già destinatari di Daspo a seguito di un episodio di violenza avvenuto a Sanremo nel dicembre scorso tra supporters di opposte fazioni.