Ancora in tempo per candidarsi

Pubbliche assistenze savonesi demoralizzate: “Mancano giovani per il servizio civile. Non possiamo perdere la cultura del volontariato”

A incidere può essere la paura del Covid, ma la situazione preoccupa: "Volontari attuali devono fare troppe notti"

croce verde albisola

Savona. “E’ diventato un bisogno per me aiutare gli altri, un bisogno forte che ogni giorno mi riempie il cuore di gioia e mi dà la forza di continuare“. Arrivano dritte al cuore le parole di un milite volontario che ormai da anni dedica il proprio tempo libero presso la Croce Bianca di Savona. Le sue però sono le stesse parole che risuonano anche nella bocca di tanti altri volontari quando chiediamo loro quando hanno iniziato a fare volontariato: nei loro volti, seppur diversi, gli stessi occhi lucidi, ogni volta.

Gli occhi ludici però, da un paio di anni, vengono loro anche quando vedono le richieste sempre più basse di chi si candida per il servizio civile: l’occasione per i giovani tra i 18 e ai 28 anni che permette di formarsi e crescere, sempre accompagnato da un team professionista, nelle varie attività che ognuno può compiere secondo disponibilità e preferenze: dall’urgenza ai servizi ordinari a quelli sociali, fino a quelli di assistenza e di protezione civile.

Non c’è nulla che possa ripagare come ciò che un gesto di puro amore ti offre in cambio a livello interiore e personale – tiene a dire il volontario della Croce Bianca -. Aiutare una persona rimasta ferita in un incidente o colta da un infarto, in molti casi  salvandogli letteralmente la vita, un anziano che ha bisogno di essere accompagnato in ospedale per fare dei raggi o un bambino disabile, dona un’emozione indescrivibile che è anche la forza che ogni giorno mi spinge ad aiutare ancora gli altri”.

SERVIZIO CIVILE: DIVERSE ATTIVITA’ PER LA COLLETTIVITA’ E PER ENTRARE NEL MONDO DEL LAVORO

Dare il proprio contributo in una pubblica assistenza come la nostra è vario – aggiungono dalla Croce Verde di Albisola -, non significa dedicarsi solo alle urgenze, ovvero a soccorrere le persone che hanno subito traumi o altre situazioni serie che hanno bisogno di un intervento sanitario rapido, spesso supportato dal personale del 118: entrare a far parte di una pubblica assistenza significa tante cose, dedicarsi ad esempio ai servizi sociali, ai servizi ordinari o amministrativi come accompagnare un’anziano a una visita, un dializzato in ospedale, occuparsi dei lati burocratici di cui è necessario occuparsi nelle varie sedi”.

Il servizio civile universale, il cui termine è posto per mercoledì 26 gennaio 2022, ha come cuore centrale proprio la formazione personale: “Nel corso del progetto, dopo aver scelto il ramo di servizio di preferenza, si seguono i corsi, si entra in relazione con il resto dei volontari, si ha modo di comprendere la struttura interna di un’organizzazione come la nostra, che per molti aspetti assomiglia a quella di un’azienda lavorativa. Non a caso, il servizio civile è un’occasione anche per avere il primo contatto con il mondo del lavoro, con la realtà dell’impegno, della collaborazione e della suddivisione in turni. Ci sono tanti giovani nella nostra pubblica assistenza che donano il proprio tempo e, iniziando con il servizio civile, sono rimasti dentro la Croce Verde anche allo scadere del progetto “spiega il presidente Vilderio Vanz.

Il servizio civile permette anche di ottenere un vero e proprio lavoro: “Era febbraio 2014 quando presentai domanda per svolgere il servizio civile – racconta un milite, oggi dipendente presso la Croce Bianca di Savona -, presentai domanda dopo esser stato lasciato a casa da un lavoro a tempo determinato. Passarono i mesi, feci nuovi amicizie, corsi su corsi finché non giunsi a un mese circa dalla fine del mio servizio civile: un ragazzo, conosciuto proprio in quei mesi mi disse ‘guarda che stanno cercando autisti soccorritori in Croce Bianca a Savona’.

Da lì la svolta: “Portai il mio curriculum, feci un colloquio e a distanza d’un mese finii il mio servizio civile e la settimana successiva iniziai a lavorare lì. Inizialmente ero a tempo determinato, un anno e mezzo dopo firmavo il contratto a tempo indeterminato. Non avessi fatto il servizio civile probabilmente non starei facendo questo lavoro. Ho avuto modo nei 12 mesi del progetto di consolidare l’idea che il lavoro che desideravo era questo: rendendomi utile agli altri. Quando fai un lavoro che ami non lavorerai neanche un giorno” conclude il giovane.

Il progetto del servizio civile richiede un impegno pari a 25 ore settimanali, con un rimborso spese mensile del valore di 444 euro. “Tale impegno non è da intendersi rigido, ma flessibile – assicurano dalla Croce Verde di Albisola -: proprio perchè è un’azione volontaria cerchiamo di venire incontro alle esigenze di tutti, incastrando gli orari secondo gli impegni di ogni persona: svolgendo il servizio civile chiunque può continuare a studiare o svolgere un lavoro part-time”.

PUBBLICHE ASSISTENZE SAVONESI: “SEMPRE PIU’ BASSE LE CANDIDATURE”

Ad oggi, le candidature per il servizio civile arrivate nelle varie sedi delle pubbliche assistenze sono pochissime: aspetto che si rintraccia anche in tutta la Liguria. Per fare solo alcuni esempi, in Croce Verde sono 3 le candidature ricevute fino ad ora, in Croce Bianca a Spotorno 3, ma il dato che più sconvolge è quello della Croce Bianca di Savona: non è stata ancora avanzata alcuna domanda. “Noi siamo fiduciosi: speriamo davvero che prima del termine arrivino le candidature – affermano dalla Croce Bianca savonese -, anche perchè questa situazione di mancanza di volontari si riversa sul resto dei membri: in alcuni casi ci siamo ritrovati nella situazione in cui gli stessi volontari facessero fino a 3 notti in una sola settimana per coprire il servizio notturno”.

Sicuramente questi anni di pandemia possono aver inciso sul numero di candidature, per il timore di potersi contagiare in Croce, ma i militi assicurano: “Ogni volta che rientra uno dei nostri mezzi, che abbiamo trasportato un sospetto contagiato da Covid o meno, ci adoperiamo per la sanificazione. Inoltre, tutti i dispositivi di protezione e le vaccinazioni ci assicurano una barriera maggiore dal contagio. Possiamo dire che anche nelle fasi più aggressive dell’infezione in Croce nessuno si è ammalato”.

Chi volesse inviare la propria candidatura (anche chi a bassa scolarizzazione) per il servizio civile si può rivolgere direttamente alla pubblica assistenza della propria zona di residenza, dove il personale lo aiuterà nella compilazione della domanda. “Non vediamo l’ora di aumentare il nostro team e far crescere nuovi giovani” concludono all’unisono dalle varie croci savonesi del territorio.

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