Villanova d’Albenga. “Pensiamo che sia quanto mai necessario che il Mise convochi urgentemente un incontro dal momento che la gestione commissariale ha ormai traguardato i tre anni di attività e che i tempi della procedura di vendita si sono allungati oltremodo. Al tempo stesso è fondamentale che il ministero della difesa definisca formalmente l’iter per la produzione dei nuovi P180 indispensabili per la continuità produttiva ed occupazionale sia di Piaggio Aerospace che di LaerH”. Lo affermano, in una nota, i rappresentanti della Fiom della Rsu della Piaggio di Villanova d’Albenga e la segreteria savonese della stessa Federazione Impiegati Operai Metallurgici.
Quest’oggi si è svolto l’incontro con l’assessore regionale dello sviluppo economico Andrea Benveduti e con l’azienda richiesto unitariamente dalle Rsu degli stabilimenti di Villanova d’Albenga e di Genova Sestri e dalle segreterie territoriali di Fim, Fiom, Uilm di Savona e Genova: “Rispetto all’incontro del dicembre dello scorso anno in Unione Industriali il commissario straordinario ha sottolineato come sia stato comunicato al Mise, dopo la decisione di interrompere la trattativa in via riservata con la cordata italo svedese, l’intenzione di riaprire la procedura di raccolta delle manifestazioni di interesse ed ha confermato come i tempi per aprire una prossima trattativa saranno più rapidi rispetto a quelli della fase precedente. Verrà inoltre sollecitata a breve al ministero della difesa una risposta rispetto alla chiusura formale dell’iter per il contratto di acquisto dei nuovi P180 nonché rispetto alla definizione del programma P1HH per evidenti ragioni di carattere strategico ed industriale”.
“Rispetto alle notizie di stampa apparse prima della fine dello scorso anno secondo cui il consorzio italo scandinavo avrebbe presentato prima di Natale una offerta vincolante, è stato sottolineato come l’offerta non abbia le caratteristiche necessarie per essere considerata quale vincolante e come permangano comunque gli elementi di criticità già evidenziati sia in termini economici che in termini di prospettive occupazionali, criticità che avevano portato lo scorso novembre alla fine delle trattative in via riservata. In ogni caso il Mise è informato su tutto. Rispetto alle prospettive legate alla vendita è evidente come questi ritardi nelle procedure amministrative, specie nella fase di recrudescenza della situazione pandemica, non siano di aiuto; l’azienda comunque continua a lavorare per acquisire nuovi contratti nonchè per rinnovare quelli in scadenza”.
Da qui la necessità di un incontro ministeriale e la definizione dell’accordo per i nuovi P180: “Il fatto che non ci siano problemi nel pagamento degli stipendi e che non si stia ricorrendo ad ammortizzatori sociali non deve far pensare al Governo che la risoluzione della vertenza Piaggio non abbia un carattere di urgenza. L’importanza dell’azienda sia dal punto di vista industriale che dal punto di vista occupazionale è più che evidente e non dovrebbe essere continuamente sottolineata. La Regione si è impegnata a sollecitare al Mise la convocazione di un incontro (come peraltro già fatto senza successo nei mesi precedenti) per iniziare ad avere alcune delle risposte che attendiamo da tempo. E’ evidente comunque che le difficoltà a dialogare con il Governo siano sempre maggiori e questo rappresenta un elemento estremamente negativo”.
“Visto gli impegni disattesi – ricorda il segretario provinciale della Cgil Andrea Pasa -, almeno negli ultimi 10 mesi dal Ministero Giorgetti sulla vertenza Piaggio, Aerospace e LaerH, come per Bombardier e Sanac, auspichiamo che con l’anno nuovo e gli ultimi passaggi fatti tra sindacato e regione Liguria si possano finalmente calendarizzare gli incontri per le crisi industriali del Savonese che riguardano oltre 3000 lavoratori. Attendiamo una risposta dal ministro dello sviluppo economico ma soprattutto soluzioni e la convocazione di ogni singola crisi industriale così come si è impegnato a fare”.
La prossima settimana verrà organizzato un incontro sindacale unitario tra Rsu e segreterie per fare un ulteriore punto della situazione anche alla luce delle risposte che arriveranno o meno.