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Peste suina, Pd e Lista Sansa: “Monitoraggio, ristori, politiche di sostegno ai parchi e comunità locali e personale dedicato”

"Emergenza che richiede sforzo straordinario"

cinghiali bisagno

Liguria. “Visto che ad oggi non sembra ci sia un’alternativa al lockdown, per arginare il diffondersi della Peste suina, è necessario provvedere al più presto nel reperire le risorse economiche per sostenere le aziende che saranno interessate dalle limitazioni: dagli allevamenti a chi opera nel mondo dell’outdoor. Sei mesi di stop sono troppo lunghi: qualsiasi azienda non riuscirebbe a rimanere in piedi senza l’aiuto economico adeguato”. Lo ha detto il consigliere regionale del Partito Democratico Pippo Rossetti dopo la discussione in aula dell’ordine del giorno sulla diffusione della Peste suina, in cui chiedeva alla giunta: indennizzi a copertura dei danni economici subiti dalle attività produttive del settore e legate al mondo dell’outdoor ma anche aiuti economici a sostegno di interventi di protezione e monitoraggio (come la costruzione di recinti) e il rafforzamento della task forze, con personale dedicato e adeguatamente formato, per incrementare il controllo.

“Trattandosi di misure importanti che danneggiano l’economia dell’entroterra e la libertà delle persone – aggiunge la consigliere regionale della Lisa Sansa Selena Candia, che ha presentato un’ordine del giorno in consiglio sul tema – è necessario che la politica regionale sia in grado di comunicare in modo chiaro cosa sta succedendo, quali sono le varie fasi per debellare la peste suina e perché sono state prese determinate misure e non altre. Parallelamente è fondamentale prevedere subito dei ristori, o altre soluzioni, per tutte le attività dell’entroterra ligure che subiranno perdite economiche”.

“Siamo di fronte ad una emergenza che avrà bisogno di uno sforzo straordinario ad ogni livello: è a rischio uno dei settori più importanti della nostra regione e l’economia dell’entroterra. Monitoraggio, ristori, politiche di sostegno ai parchi e alle comunità locali e personale dedicato, sono le misure indispensabili da attivare”, aggiunge il capogruppo del Partito Democratico Articolo Uno Luca Garibaldi.

“La Liguria – conclude il capogruppo Ferruccio Sansa della Lista Sansa – ha radici nel suo entroterra. La peste suina rischia di dare un colpo pesante allo spopolamento della nostra terra. Sulla solitudine di chi ci abita. Per questo dobbiamo, tutti insieme, pensare un piano eccezionale per sostenere il nostro entroterra che sostenga le attività economiche, sviluppi i collegamenti e il trasporto pubblico, garantisca finalmente la connessione internet a tutti, recuperi le scuole e garantisca assistenza sanitaria e sociale. Non lasciamo solo il nostro entroterra”.

Il consigliere regionale del Partito Democratico Armando Sanna, che ha presentato un’interrogazione sul tema,, ha aggiunto: “Come forze di minoranza chiederemo una convocazione congiunta di II e III commissione perché pensiamo che sia corretto collaborare con tutti i consiglieri per supportare l’istituzione regionale nelle azioni da intraprendere a salvaguardia dell’economia del nostro entroterra. L’ordinanza del governo è molto restrittiva, ma permette delle deroghe da valutare da Regione a Regione ed è necessario condividere tutti i passaggi che verranno fatti, sia con ANCI sia con tutte le realtà che sono interessate da questa ordinanza. È necessario individuare di volta in volta, e sulla base della mappatura dell’Istituto Zooprofilattico, azioni al fine supportare quei piccoli comuni che oggi sono nel “cerchio rosso”,

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