Pressing

Peste suina, al via gli abbattimenti e primi ristori. Cia Savona: “Fare presto per evitare altri contraccolpi”

Il presidente provinciale Mirco Mastroianni e il direttore Osvaldo Geddo: "Ora la petizione conduca ad una nuova legge regionale". Autostrade: "Lavori messa in opera di reti a piede rinforzato partono il 1° febbraio"

cacciatori peste suina montoggio

Liguria. Via libera al finanziamento della Regione Liguria per gli allevatori regolarmente iscritti all’anagrafe suina, come primo ristoro per le misure emergenziali adottate a contenimento della peste suina nelle zone infette. Il provvedimento, proposto dal vice presidente con delega all’Allevamento Alessandro Piana, e approvato dalla Giunta regionale, autorizza una copertura di circa 130mila euro, rimodulata successivamente sul Decreto Ristori TER.

“Si tratta dei primi ristori stanziati, un aiuto per i danni provocati dai provvedimenti di contenimento della peste suina nelle zone infette per tutti gli allevatori in regola – ha sottolineato il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – accanto al monitoraggio costante stiamo cercando di contenere il più possibile il contagio per evitare che possa arrivare in altre zone e danneggiare l’export della carne suina e derivati”.

“Sono previsti indennizzi a capo per l’abbattimento dei suini delle zone infette – spiega il vice presidente Piana – e il rimborso del costo di smaltimento effettuato con le modalità indicate dall’Autorità sanitaria. Caso a parte per i suini da riproduzione, per cui verrà riconosciuto un indennizzo parametrato al valore ISMEA del capo. Inoltre, per gli allevamenti di tipo commerciale composti da più di 5 unità, il sostegno sarà commisurato al mancato reddito dovuto all’inattività nel periodo di chiusura obbligatorio”.

“Abbiamo cercato di essere tempestivi, visto che gli abbattimenti partiranno da lunedì: sicuramente verranno effettuate migliorie e altre azioni operative, ma dovevamo supportare sin da subito il nostro settore produttivo, che continua a fornirci carni di qualità ed è sinonimo di garanzia sanitaria”.

“Per rendere più efficaci le barriere attualmente presenti sul territorio – aggiunge Piana -, che fino ad oggi hanno tenuto nel circoscrivere l’area critica, si è deciso di accelerare e rafforzare il piano operativo già predisposto sui tratti prioritari dell’A26-A7 e Bretella Predosa Serravalle Scrivia. Ringrazio la massima disponibilità e la sinergia di Autostrade per l’Italia, che ha predisposto otto squadre operative ad hoc di 48 tra tecnici e operai ed ha già effettuato oltre 220 interventi sulla tratta negli ultimi 2 anni. L’integrazione e il potenziamento delle strutture di protezione con reti elettrosaldate dovrebbe dare un importante contributo a limitare l’espansione dell’epidemia”.

Autostrade per l’Italia ha confermato che i lavori inizieranno già da martedì 1 febbraio con la messa in opera di reti a piede rinforzato antifaunistiche. “Aspi incrocerà i dati in proprio possesso – dice il direttore del 1° Tronco Autostrade per l’Italia Francesco Sapio – con la mappatura e i dati forniti dalla Regione ed eventuali integrazioni saranno comunicate al Mims per condividere l’aggiornamento del piano”.

Nel frattempo continuano i monitoraggi dell’area rossa e si segnalano, nelle ultime ore, due casi sospetti ad Isola del Cantone.

L’azione regionale arriva dopo la consegna di questa mattina delle oltre 6mila firme raccolte in Liguria dalla Confederazione Italiana Agricoltori sulla petizione per modificare la legge regionale e affrontare l’emergenza cinghiali è stata un atto formale con il quale, però, sono stati presi impegni precisi da parte del vice presidente e assessore regionale Alessandro Piana.

Presente una delegazione savonese in Regione: oltre al presidente provinciale CIA Savona Mirco Mastroianni e al direttore Osvaldo Geddo, hanno preso parte all’iniziativa anche i sindaci di Finale Ligure, Ugo Frascherelli, di Cisano sul Neva, Massimo Niero, di Sassello, Daniele Buschiazzo – nel ruolo anche di presidente del Parco del Beigua, e dell’assessore comunale di Quiliano Cinzia Pennestri.

Non c’è dubbio che l’attuale crisi provocata dalla peste suina abbia rinforzato ancor di più la battaglia condotta da CIA, promossa dall’ottobre 2021 con il coinvolgimento di sindaci e amministratori locali: “L’assessore ha rassicurato le associazioni agricole e gli stessi Comuni presenti – che hanno sostenuto la petizione medesima -. L’epidemia è legata al sovrannumero di ungulati nei boschi e nell’entroterra ligure e savonese, un quantitativo eccessivo e pericoloso rispetto all’habitat e al complessivo contesto territoriale-naturalistico”.

“L’assessore porterà in giunta regionale i contenuti della petizione, con l’auspicio che possa arrivare a breve una nuova normativa forte ed efficace, sia sul fronte dei piani faunistici – anche in prospettiva futura proprio per evitare altri fenomeni virali, quanto sulle misure di sostegno alle imprese agricole”.

Nel merito, invece, dell’attuale emergenza: “Da parte nostra, così come dello stesso settore outdoor, massima collaborazione e sinergia operativa, ma serve intervenire subito e bene per arginare il problema: il piano di abbattimenti è da attuare in tempi brevissimi, evitando altri contraccolpi per le attività agricole, forestali e turistiche”.

“Importante per la categoria le parole dell’assessore, che ha escluso una ulteriore stretta sulle zone dell’entroterra ligure, quindi non dovrebbero esserci un ampliamento delle limitazioni imposte dall’ordinanza regionale, anzi, l’obiettivo è una progressiva attenuazione delle restrizioni” concludono i vertici provinciali CIA Savona.

Tra i temi affrontati sull’emergenza peste suina la procedura mutuata dalla Misura 21 del Psr risarcitoria dei danni Covid, con la possibilità di essere estesa anche alle aziende forestali.

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