Cairo Montenotte. Diverse le reazioni dal mondo dei sindacati sul progetto della Regione riguardante l’ospedale di Cairo. Dopo le parole di rabbia e preoccupazione del segretario della Cgil Andrea Pasa, infatti, arriva il commento di Gianni Mazziotta, segretario regionale confederale Uil Liguria che si dichiara soddisfatto di quanto annunciato dal presidente Toti, durante la riunione con sindaci, sindacati, asl e comitato sanitario locale.
“La riqualificazione dell’ospedale di Cairo Montenotte e gli interventi previsti per la riconversione di una struttura che, per il territorio, rappresenta lavoro e servizi, è un evento importante che coinvolge l’intera comunità che ha lottato per evitare la soluzione peggiore – dichiara Mazzioti – Risorse per un costo complessivo di oltre 10 milioni arrivano nel savonese anche grazie alla forza della trattativa, quella che Uil Liguria ha voluto mettere in campo, fin da subito, insieme al territorio savonese. Regione Liguria ha così preferito cambiare strada, abbandonare l’idea del privato a vantaggio di un servizio pubblico di qualità. Un risultato di valore che non va sprecato, ma valorizzato per attrarre altre risorse, altri servizi, altro lavoro”.
“Gli interventi previsti per la riqualificazione dell’ospedale San Giuseppe di Cairo Montenotte hanno permesso al territorio di scampare alla privatizzazione della sanità in questo plesso – prosegue – Alla Uil pare già un buon risultato, decisamente concreto, che produrrà, a cascata, altri risultati, considerando che la Uil continuerà a vigilare sull’applicazione alla lettera del Pnrr”.
Lavoro e servizi sono gli elementi che fanno dire alla Uil che un buon lavoro è stato fatto. “Questo anche grazie al pungolo del sindacato che in materia di sanità ha sempre puntato al risultato senza fare spiccia demagogia. L’alternativa, miei cari signori, sarebbe stato un risultato pari a zero – conclude Mazziotta – Gli interventi per la riqualificazione dell’ospedale di Cairo, Casa di Comunità, ospedale di comunità con posti letto, reparto di riabilitazione, punto di primo intervento, devono essere fatti nei tempi e nei modi previsti. Oggi si parla la lingua della concretezza: basta ululare alla luna”.
Ma, come detto, la pensano diversamente alla Cgil. “Ciò che ci ha proposto la Regione Liguria con la delibera è profondamente diverso da ciò che servirebbe davvero agli oltre 40 mila abitanti della Valbormida”, ha dichiarato nei giorni scorsi il segretario Andrea Pasa.
“Oggi ci viene detto che gli investimenti fatti sull’ospedale di Cairo traguarderanno il triennio 2023/2026 e nella delibera regionale non c’è risposta su ciò che il territorio chiede, cioè garantire i servizi essenziali: Ppi sulle 24 ore, reparto di medicina integrata e altro. Anche perché mancano circa 600 tra medici, tecnici, infermieri, Oss. E ci sono circa 400 lavoratori che stanno lavorando con contratto precario a tempo determinato che viene rinnovato trimestralmente”, aveva poi rimarcato.
leggi anche

Cairo, Toti: “Il pronto soccorso non ci sarà, non ci sono i numeri. Sì all’ospedale di comunità”
