Savona. “Se da un lato non possono che far sorridere le esternazioni dei parlamentari savonesi che, più o meno esplicitamente, hanno giudicato come irricevibile la candidatura di Silvio Berlusconi al Quirinale, dall’altro lato preoccupa la divisione dei tre partiti di centrodestra nei momenti cruciali, dalle elezioni politiche nelle grandi città sino ad arrivare all’elezione del nuovo Capo dello Stato”.
Non usa mezzi termini il consigliere comunale ed esponente di Forza Italia albenganese Eraldo Ciangherotti per commentare le parole dei parlamentari savonesi a IVG sulla possibile candidatura del leader di Forza Italia in vista della elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Intervistati in merito, sia Franco Vazio (Pd) che Matteo Mantero (Potere al Popolo) e i pentastellati Simone Valente e Sergio Battelli avevano bocciato senza appello la figura del Cavaliere, definendo “nulle” le possibilità di vederlo salire al Colle; soltanto i due leghisti Paolo Ripamonti e Sara Foscolo si erano trincerati dietro il più classico dei “no comment”.
“I parlamentari savonesi che hanno definito l’ex premier ‘inadatto’ al ruolo di Capo dello Stato farebbero meglio a spiegarci dove sarebbero i risultati che loro, comodamente seduti con i loro indennizzi in quel di Montecitorio, avrebbero portato a favore del territorio che si sono candidati a rappresentare” attacca Ciangherotti. Che arriva a puntare il dito sui curriculum dei parlamentari (“neppure laureati e senza un lavoro”), che “possono solo sognare” quello di Berlusconi. Il politico ingauno non fa nomi, ma se la critica non tocca il democratico Franco Vazio (laureato in giurisprudenza e avvocato di professione), il riferimento è invece più che evidente nel caso dei due parlamentari del MoVimento 5 Stelle (Battelli ha solo la licenza media, Valente un diploma di istituto tecnico industriale) e dell’ex pentastellato Mantero (che ha titolo analogo a quello di Valente).
“La verità – tuona Ciangherotti – è che l’ex premier sarebbe stato un grande Presidente della Repubblica, con buona pace della sinistra e di alcuni ingrati esponenti di centrodestra che oggi lo rinnegano. Se oggi la coalizione è così forte in tutto il Paese il merito è solo ed unicamente di Silvio Berlusconi”.
Nella giornata di ieri è stato lo stesso Berlusconi ad annunciare il passo indietro. Ma sono proprio le divisioni interne ai partiti di centrodestra a preoccupare Ciangherotti: “Gli elettori di cdx – conclude l’esponente di Forza Italia – sono comprensibilmente delusi e arrabbiati. Dopo aver perso la partita politica nelle grandi città italiane, la coalizione appare di nuovo divisa e punta a regalare alla sinistra un nuovo Capo dello Stato. E tra i complici di questa nuova sconfitta che sembra profilarsi all’orizzonte ci sono anche quei parlamentari savonesi che proprio grazie agli elettori del territorio oggi siedono alla Camera e al Senato. Finché non capiremo che oggi nel Paese il centrodestra è maggioranza e che proprio per questo motivo è ora di finirla di pensare sempre e solo agli interessi dei singoli partiti, dal locale al nazionale continueremo a fare regali alla sinistra”.