Patata bollente

Depositi gnl, nuova istanza per Vado Ligure. Il sindaco Giuliano: “Non li vogliamo, priorità alle opere per la piattaforma portuale”

Il presidente Signorini: "Credo che entro i prossimi tre mesi arriveremo a definirla". La secca replica: "Siamo assolutamente contrari al progetto"

Porto Vado Ligure

Vado Ligure. Mentre la città di Genova si divide per la ricollocazione dei depositi chimici di Multedo, pende sull’Autorità di Sistema Portuale la necessità di collocare un impianto per stoccare il gas naturale liquefatto, il gnl, che nel breve termine diventerà il carburante più diffuso delle nuove navi.

Se ne parla da anni, ma da anni non si è trovata ancora una soluzione: “Non abbiamo inserito nella pianificazione straordinaria legata dalla legge-Genova questi depositi, in quanto dovevamo affrontare prioritariamente la questione Multedo – spiega il presidente dell’Authority Paolo Emilio Signorini a margine della conferenza stampa di presentazione del report sulle opere realizzate con i finanziamenti ricevuto a seguito del crollo del Morandi – ma stiamo definendo una istanza demaniale che ci è arrivata per il porto di Vado Ligure“.

Vado Ligure come destinataria di questi grandi impianti a ‘rischio incidente rilevante’ era un’ipotesi già uscita in questi anni, ma mai confermata ufficialmente, soprattutto per la determinata opposizione dell’amministrazione civica del Comune savonese, per voce del suo primo cittadino Monica Giuliano.

Il sindaco, infatti, oltre un anno fa, aveva rigettato questa ipotesi progettuale, in quanto aveva evidenziato la priorità di terminare tutte le opere complementari rispetto alla nuova piattaforma contenitori, secondo gli accordi, poi aggiornati, del 2008.

“Contiamo di definire questa istanza nei prossimi due o tre mesi, per poi partire con la progettazione degli impianti che serviranno tutta la portualità di Genova e Savona” conclude il presidente della Port Authority, che spera, quindi, di concludere una operazione considerata strategica per lo sviluppo dei porti liguri.

Parole, però, che vengono smentite dallo stesso primo cittadino vadese, che torna alla carica: “Siamo ancora fermi alla precedente situazione, anche perché ancora una volta non siamo stati coinvolti” ribatte il sindaco a Signorini. I depositi non sono previsti nel piano regolatore del porto, in primo luogo, altro aspetto è quello degli interventi strutturali che la nostra comunità attende a seguito della nuova infrastruttura portuale: strade e assetto viario, casello Bossarino, etc…” aggiunge il sindaco Giuliano.

“Ribadisco il No deciso da parte dell’amministrazione comunale a questi depositi, tra l’altro assolutamente incompatibili con gli indirizzi e gli impegni assunti in questo mandato“.

Nessun tavolo tecnico-operativo sarà possibile con il Comune di Vado Ligure” conclude.

 

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