Sette proposte

Scuola, l’appello delle Regioni: “Niente Dad per gli alunni asintomatici e no al tracciamento”

Nel documento presentato a Palazzo Chigi, i governatori chiedono anche di eliminare il sistema a colori e ridurre la quarantena per i lavoratori dei servizi essenziali

Generica

Roma. Semplificazione delle regole anti Covid. Da settimane lo chiedono le Regioni al governo e ieri l’appello è diventato un documento ufficiale che i governatori hanno consegnato a Palazzo Chigi. Sette in totale le proposte al suo interno che riguardano sistema a colori, scuole, tracciamento e quarantena.

Modifiche che, secondo le Regione, risulterebbero “necessarie per avviare un percorso di normalizzazione della vita dei cittadini e dell’intero Paese, conferendo fiducia a chi ha condiviso le scelte che la Repubblica italiana, nel suo insieme, ha posto in campo nel corso di questi due difficili anni, tenendo in dovuta considerazione ogni misura utile per il contrasto alla pandemia”.

“È assolutamente necessario procedere a una semplificazione delle regole – si legge ancora nel documento – basandole non più sulla suddivisione per zone di rischio ma concentrando esclusivamente l’attenzione sui cittadini, in relazione al completamento del ciclo vaccinale”.

Vediamo punto per punto, le richieste presentate al Governo.

Addio al sistema a colori e nuovo conteggio dei ricoveri Covid

Stop al sistema a “semaforo” che indica le zone a rischio (bianca, gialla, arancione e rossa), definito dal presidente delle Toscana Giani “superato dalla realtà e inutile”, in favore di restrizioni distinte tra vaccinati e non. Questa è la richiesta delle Regioni che sembra trovare l’ok da parte del ministro della Salute Speranza.

Ormai, infatti, le restrizioni dei vari colori andrebbero prevalentemente ad incidere sulla vita dei no vax, mentre per chi ha deciso di immunizzarsi dal bianco all’arancio cambierebbe poco. Senza contare che l’obbligo del super green pass e del certificato base in quasi tutte le attività e i servizi.

L’ipotesi è quella di lasciare solo la zona rossa, in cui difficilmente dovrebbero entrare le Regioni considerando che Speranza è disposto ad accettare la proposta di eliminare dal conteggio dei letti occupati quelli dedicati ai pazienti che, solo dopo l’ingresso in ospedale per altre patrologie, hanno scoperto di essere positivi al Covid. Una modifica che permetterebbe di eliminare dal calcolo circa il 20% dei ricoveri e quindi consentirebbe a tutte le Regioni di evitare il rischio lockdown.

Lezioni in presenza per gli asintomatici

Lezioni in presenza per tutti gli asintomatici, sospensione del contact tracing, ma mantenimento dell’autosorveglianza. È questa secondo le regioni la strada da seguire per evitare che troppe classi finiscano in quarantena, come sta accadendo dal rientro a scuola dopo le festività natalizie.

Il tampone, dunque, dovrebbe essere riservato solo agli studenti che presentano sintomi, ma questo implicherebbe la possibilità che chi non li ha ma è positivo continui ad andare tra i banchi di scuola non sapendo di essere stato contagiato. E proprio per questo aspetto che il ministero della salute è assolutamente contrario alla proposta delle Regioni, definita “irricevibile”.

No alla sorveglianza sanitaria per gli asintomatici

Le regioni hanno inoltre chiesto la revisione delle misure inerenti la sorveglianza sanitaria, suddividendo tra i casi positivi asintomatici e quelli con sintomatologia correlata. In pratica la proposta è quella di eliminare la quarantena per gli asintomatici, che dovranno indossare la mascherina Ffp2 ed evitare luoghi affollati e incontri con persone fragili.

Su questo punto non è d’accordo il ministero della salute, disposto però a ridurre il periodo di isolamento dai 7 giorni previsti per gli immunizzati a 5 o 6 giorni, mentre per i non vaccinati rimarrebbe a 10 giorni.

Riduzione quarantena per i lavoratori dei servizi essenziali

Solo tre giorni di isolamento, a partire dalla comparsa di sintomi, per i lavoratori dei servizi essenziali che sono risultati positivi. E poi ulteriori tre giorni di obbligo di mascherina Ffp2. Questa la richiesta dei governatori che, anche in questo caso, sembra trovare l’opposizione di Speranza.

Eliminare il contact tracing

Concentrare energie e risorse al contrasto al virus sospendendo il contact tracing. Una richiesta che arriva dopo l’impennata di casi dovuti alla variante Omicron che ha dimostrato di avere un’alta incidenza. Ma su questo punto la posizione dei tecnici del ministero della Salute non cambia: è necessario continuare con il tracciamento.

Modificare le regole per l’ingresso degli stranieri in Italia

No al tampone obbligatorio per entrare nel nostro Paese e sì all’ingresso di stranieri con Green pass valido 9 mesi anziché 6 come avviene per noi italiani. Il rischio, infatti, potrebbe essere quello che molti turisti non possano raggiungere lo Stivale perché il loro certificato non sarebbe considerato valido. Su questo punto potrebbe esserci un’apertura da parte del governo.

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