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Covid, Garibaldi (PD): “Liguria nel caos, positivi in aumento. Dati in controtendenza rispetto al resto del Paese”

"Toti, da Roma, parla solo di modifica delle restrizioni ed è sordo a qualsiasi proposta. Ormai la situazione gli è completamente sfuggita di mano e a pagarne le conseguenze, purtroppo, sono i liguri"

tampone covid

Liguria. “Mentre il presidente della Regione, nonché assessore alla sanità, parla solo di modifica delle restrizioni e del tracciamento, come se la normalità fosse dietro l’angolo, la realtà in Liguria è un’altra: il numero dei positivi è in risalita, in controtendenza rispetto al resto del Paese, registrando un 2,3% in più rispetto ai sette giorni precedenti, mentre la media nazionale registra una diminuzione del 3,7%”. A dirlo è il capogruppo del Partito Democratico Articolo Uno in Regione Liguria Luca Garibaldi, rifacendosi ai dati della Fondazione Gimbe.

“Il monitoraggio dell’epidemia è completamente saltato – continua -, al punto che lo stesso Istituto Superiore di Sanità ritiene la Liguria tra le Regioni ‘non valutabili’ e con un indice Rt non attendibile. Come se non bastasse, le persone positive all’autotest fatto a domicilio si spostano per andare a fare il tampone in farmacia e certificare l’inizio della malattia, provocando la rivolta delle farmacie che chiedono che questa pratica cessi subito, mentre la scuola fa i conti con la Dad e il flop dei tamponi gratis per gli studenti. Uno scenario per nulla rassicurante, molto diverso da quello che Toti e la sua Giunta vogliono farci credere”.

“Anche oggi – riprende Garibaldi – dopo la commissione sanità la sensazione è quella di una minimizzazione del problema, da parte della Giunta, mentre i fatti confermano che la situazione è fortemente critica. Avevamo proposto di permettere alle persone vaccinate, in caso di autotest positivo fatto a casa, di registrare su un apposito piattaforma del portale della Regione e tramite fascicolo sanitario la positività, per evitare di far circolare persone con il Covid, ma la giunta non ha neanche preso in considerazione la proposta, bocciandola, può darsi che ora ascolterà l’allarme lanciato dalle farmacie”.

“Anche per i test gratis agli studenti abbiamo proposto di semplificare il sistema e snellire la macchina burocratica attraverso l’inserimento dei dati online, ma anche in questo caso nulla è stato fatto. Toti da Roma, parla solo di modifica delle restrizioni e del tracciamento, ma è sordo a qualsiasi proposta di semplificazione che si può mettere in campo a livello regionale. Ormai la situazione gli è completamente sfuggita di mano e a pagarne le conseguenze, purtroppo, sono sempre i liguri” conclude Garibaldi.

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