Minoranza

Chiusura passaggio a livello a Pietra, avanzata mozione per revoca senso unico. Carrara: “Centro città nel caos”

Le linee della proposta

Passaggio a livello zona cantieri Pietra

Pietra Ligure. “E’ bastato che le Ferrovie di Stato programmassero una serie di lavori che comportano la chiusura del passaggio a livello per esporre tutta la viabilità cittadina, che gravita intorno al centro, di fronte al rischio del caos”. A dirlo è il consigliere comunale Mario Carrara.

“Noi, in tutti i consigli comunali in cui se ne è parlato, abbiamo sostenuto che, per il fatto dell’esistenza del passaggio a livello, non sia possibile attuare il senso unico del traffico sul lungomare: in nessuno dei due sensi in cui possa essere concepito. Per l’esistenza del medesimo passaggio a livello, Pietra non è paragonabile alla viabilità delle città vicine che hanno il ‘senso unico’ di marcia del traffico, perché nessuna di esse ha un passaggio a livello sui propri percorsi. Noi sì” riprende.

“Abbiamo anche sostenuto che la causa delle ormai croniche ‘code’ quotidiane sulla via Aurelia sia proprio l’imposizione di un ‘senso unico’ sul lungomare, che ha automaticamente ‘dirottato’ il traffico tutto sull’unica altra strada esistente, appunto la via Aurelia: intasandola, rallentandola e bloccandola. Questo pressoché ogni giorno, anche nei giorni ‘normali’ in cui non ci sono afflussi turistici straordinari o condizioni meteo avverse”.

“Tuttavia, il sindaco ha dichiarato che le code di traffico non ci sono, non esistono, e, se mai si formano, sono minimali, ‘normali’, ‘endemiche’ e che ci sono sempre state. Ma ciò tutti sanno (lo sa bene anche il sindaco) che non è vero, perché l’intasamento della via Aurelia, peraltro nella sola direzione verso Finale Ligure, prima dell’istituzione ‘imposta’ del senso unico sul lungomare centrale, non si era mai verificato ed il traffico, a differenza di oggi, fluiva scorrevole. Ora, per di più, il senso unico attuato sul lungomare per ‘imposizione’, verrà sconvolto dalla chiusura programmata del passaggio a livello: ciò provocherà probabilmente il caos nella viabilità della città” aggiunge Carrara.

“Confermando quello che a Pietra Ligure sanno tutti da sempre: il passaggio a livello rende impossibile attuare un senso unico del traffico che sia utile e funzionale: crea e creerà sempre problemi insolubili, fintanto che la ferrovia non sarà spostata di sede. Lo sanno tutti: meno il sindaco ed i suoi seguaci – afferma il consigliere comunale -. Per tutto quanto esposto, alla luce delle programmate ‘chiusure’ ferroviarie, ritenendo che il tema prorompa ora di stringente attualità, poiché, nel frattempo, il sindaco e la giunta hanno reso definitivo il senso unico di marcia, si chiede di rivedere lo stesso provvedimento adeguandolo a ciò che ora la realtà dei fatti ‘concreta’ impone”.

“Il sindaco sostiene che non è il senso unico sul lungomare a provocare le code sulla via Aurelia. Noi, invece, riteniamo proprio di sì. Per le argomentazioni svolte, alla luce di quanto sta succedendo, riteniamo opportuno e tempestivo riproporre ora la revoca del senso unico e la riconversione del traffico nel doppio senso di circolazione sul lungomare – propone Carrara -. Adesso, che non ci troviamo in un periodo turistico ‘di punta’ o congestionato. Adesso, ma specialmente adesso che le Ferrovie di Stato chiuderanno il passaggio a livello, rendendo impraticabile sul lungomare la percorrenza del traffico a senso unico. Se l’amministrazione lo ritenesse, anche per un periodo di tempo”.

“Se si sarà constatato che le code e l’intasamento del traffico sulla via Aurelia si sono verificati ugualmente, ciò vorrà dire che il sindaco (e seguaci) ha ragione e noi gli daremo pubblicamente ragione. Se, invece, le code non si saranno più formate ed il traffico sarà ritornato scorrevole, come lo era una volta, vorrà dire che sarà il sindaco a doverne trarre tutte le conseguenze. Per tutto quanto sopra, si chiede che il consiglio comunale di Pietra Ligure approvi la presente mozione consiliare nel dispositivo che segue”.

“Il consiglio comunale di Pietra Ligure, constatato che il passaggio a livello F.S. di via don Giovanni Bado resterà chiuso per lavori ferroviari in tempi stabiliti dalle stesse F.S.; preso atto che questo fatto provocherà l’inattuabilità pratica del senso unico sul lungomare centrale don Giovanni Bado e che, se non si adottassero tempestivi provvedimenti, si verificherebbe il probabile caos nella viabilità della città; considerato che l’attuale periodo non è di particolare affluenza turistica, tale da poter rendere attuabile la verifica di provvedimenti sul traffico cittadino, alla luce della programmata, imminente chiusura del passaggio a livello F.S, impegna il sindaco e la giunta a:
1) Revocare il provvedimento vigente che stabilisce il senso unico di circolazione delle vetture sul lungomare don Giovanni Bado
2) Ripristinare sullo stesso lungomare don Giovanni Bado il doppio senso di circolazione delle vetture.
3) In considerazione dei due punti precedenti, revocare il parcheggio delle autovetture sul lungomare “a spina di pesce” e riconvertirlo in una disposizione dei parcheggi ‘parallela’, laterale alla stessa via, con conseguente riduzione degli stessi, laddove la disposizione ‘a spina di pesce’ sia incompatibile con le dimensioni della carreggiata, tali da consentire il traffico a “doppio senso” di marcia.
4) Se del caso, disporre gli stessi provvedimenti anche per un periodo di tempo, in modo da valutare compiutamente conseguenze ed effetti su tutta la viabilità della città”.

Infine, il consigliere pietrese ripercorre la storia del passaggio a livello: “Nel 1941 fu costruita l’attuale via Aurelia, a monte del centro storico della città. In piena guerra, mentre ogni e qualsiasi risorsa finanziaria era destinata soltanto allo sforzo bellico, a Pietra, eccezionalmente, si usarono ingenti risorse finanziarie per fare una strada pubblica. Perché? Eravamo così ‘meritevoli’, rispetto agli altri italiani, per avere un simile trattamento di favore, di “‘deroga’ rispetto alla politica nazionale dell’economia ‘di guerra’? No. In seguito ad una parata militare svoltasi proprio sul lungomare, il corteo delle auto, su cui viaggiava il principe ereditario Umberto, venne ‘bloccato’ per tanto tempo proprio dalla chiusura del passaggio a livello di Pietra Ligure, a causa del passaggio incrociato di treni. Si constatò, in quella circostanza ‘ufficiale’, che l’unica strada della città e, quindi, di conseguenza tutta la città, poteva essere ‘bloccata’ dalle sbarre ferroviarie: e avrebbe potuto esserlo anche in casi di emergenza e necessità. Quindi, si decise che, proprio per motivi ‘di emergenza e necessità’, Pietra Ligure dovesse avere una ‘seconda’ strada, una nuova via Aurelia, a ‘monte’ dell’abitato, che non fosse intralciata da nessun ostacolo sul suo percorso, come era quello rappresentato da un casello ferroviario. Per questo, in deroga a tutte le norme del tempo di guerra, si fece l’attuale via Aurelia: perché il passaggio a livello ferroviario esponeva la città al rischio di essere bloccata nelle emergenze. Oggi, pur in un altro contesto, il problema si ripropone”.

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