"negativo"

“Ceriale merita di più, tre anni sprecati”: la minoranza attacca la giunta Romano

Il bilancio dei consiglieri di minoranza è presentato il alcuni manifesti affissi per le vie della città

Comune di Ceriale

Ceriale. “Tre anni sprecati, passati invano: nulla va nel verso giusto”. Inizia con queste parole il manifeste che i consiglieri di minoranza di Ceriale hanno affisso per le vie della città dove riportano il loro giudizio (negativo) sui primi tre anni dell’amministrazione Romano. Valeria Cammarata, Fabrizio Dani e Antonello Mazzone prendono in considerazione diversi aspetti: i contributi, la sicurezza, la vision, la destinazione della zona T1 e i lavori pubblici.

“Per ovviare ai danni causati dall’ondata di maltempo dell’autunno 2018 la Regione Liguria ha reso disponibili, per i Comuni, 300 milioni di euro di fondi in tre anni – scrivono -. Inoltre, ha messo a disposizione risarcimenti sia per i privati che per le attività produttive. Per il solo 2021 i fondi ammontano a 100 milioni di euro. Ai Comuni della provincia di Savona sono stati riservati 23 milioni e 729 mila euro da utilizzare per interventi di protezione del litorale e messa in sicurezza del territorio. Comuni vicini a Ceriale hanno ottenuto finanziamenti di milioni di euro ciascuno: Albenga 2,5 milioni; Alassio 2,5 milioni; Laigueglia 2,5 milioni; Loano 2,5 milioni; Garlenda 1,7 milioni. Ceriale ha ottenuto solo 85 mila euro. Persino piccoli paesi dell’entroterra hanno ricevuto più di Ceriale. Perchè?”.

“La presenza di più agenti di Polizia Locale in paese garantirebbe una maggiore sicurazza di residenti e turisti, soprattutto d’estate grazie ad un turno serale aggiuntivo – sostengono -. Bisogna sopperire alla carenza di personale con un progetto mirato che coinvolga anche servizi di vigilanza privata e associazioni”.

“SEnza idee, senza futuro. L’amministrazione sta gestendo Ceriale limatandosi alla ordinaria manutenzione. Non ci sono piani per lo sviluppo economico del paese, non c’è un’idea generale per garantirne la crescita socio-economica sul lungo periodo. Intanto i paesi vicini, che hanno amministrazioni più dinamiche e attente, crescono meglio e di più di noi”.

“La zona T1 va completata, ma aver cambiato la destinazione d’uso prevista dal Piano regolatore e aver autorizzato la trasformazione dei volumi in residenziale al 100% causerà una speculazione edilizia che danneggerà tutto il paese ed il suo tessuto socio-economico. Senza attività produttive, l’area di trasformerà in un quartiere-dormitorio e questo non è qualificante per il paese. Inoltre, non vengono tenuti in conto i rischi connessi al Rio Torsero, che in quella zona è a rischio esondazione”, proseguono.

“Le opere pubbliche vengono programmate e avviate con grande lentezza, nonostante vi sia grande disponibilità di fondi. E quelle che partono vengono realizzate con difficoltà, solo a “colpi” di varianti che fanno lievitare i costi per i cittadini. Molti interventi previsti da tempo non sono ancora conclusi: i marciapiedi di via Romana, il Pontile, la sala della biblioteca”, concludono.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.