Liguria. Il bollettino Covid è inutile? Da una parte ci sono Matteo Bassetti che sostiene che “mette ansia” e “ci fa fare brutta figura” e Andrea Costa che dice che “così non serve a nulla”, dall’altra parte Pierpaolo Sileri dice che “la comunicazione trasparente dei dati è una bussola per i cittadini” e Nino Cartabellotta che sostiene che chi lo contesta fa “chiacchiere in libertà”.
Ai tempi di Omicron, queste sono solo alcune delle posizioni uguali o contrarie fra loro relative alla necessità per le istituzioni di continuare a comunicare pubblicamente i dati relativi al bollettino quotidiano dei contagi. Ci sono poi posizioni più morbide, trasformarlo in un bollettino settimanale, conteggiare solo i sintomatici o i ricoverati in ospedale, calcolare solo chi è trovato positivo al covid a prescindere da un ricovero.
Se sembrano distanti i tempi dei drammatici bollettini in diretta Facebook di Borrelli e colleghi, è vero che in questi giorni, con l’esplosione dell’ultima variante e una capacità del sistema di tracciamento e diagnosi nettamente superiore a quella del 2020, i numeri sono schizzati in alto contribuendo a una percezione che qualcuno giudica eccessiva.
Dalla conferenza delle Regioni è già arrivata da giorni al governo e al ministero della Salute la proposta di rivedere il conteggio dei ricoverati in terapia intensiva e area medica per stabilire i “colori”. Ma adesso la polemica ha preso la direzione del bollettino quotidiano.
Posizioni contrastanti ma con qualche punto di contatto tra i due sottosegretari alla Salute, il ligure Andrea Costa e il chirurgo Pierpaolo Sileri. Per Costa il bollettino “di per sé non dice nulla ed è per questo inutile”, mentre per Sileri è “utile la comunicazione puntuale e trasparente dei dati se accompagnata da un’adeguata interpretazione che aiuti i cittadini”.
Nino Cartabellotta, presidente di Gimbe sottolinea come “secondo gli standard dell’Oms, tutti i Paesi devono rendicontare il numero di casi giornalieri della pandemia di Covid, il resto sono chiacchiere in libertà”.
Ma intanto anche i membri del Cts stanno discutendo col governo della possibilità di ridurre la pubblicazione del bollettino a livello settimanale. L’epidemiologo Luigi Lopalco ha ricordato: “Abbiamo un aumento dei tamponi positivi che dice poco dal punto di vista epidemiologico e ha come unico effetto quello di avere un effetto ansiogeno sulla popolazione”. Una posizione molto simile a quella espressa da Matteo Bassetti.