Liguria. “Oggi, con un’integrazione della delibera firmata ieri e in vigore da lunedì 10 gennaio, il Presidente Toti corregge una mancanza. Una battaglia di buonsenso vinta. Per migliorare il tracciamento, ridurre la circolazione del virus da subito e supportare i cittadini in questo momento complicato”. Lo dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico Roberto Arboscello.
“Ieri, da farmacista, prima ancora che da consigliere regionale, ho segnalato l’errore nell’Ordinanza di Regione Liguria – spiega il consigliere Dem -, che considerava i tamponi rapidi in farmacia come ‘non validi’ per uscire dall’isolamento e aveva generato caos nelle farmacie e confusione tra i cittadini”.
Arriva a stretto giro la replica dei consiglieri regionali della Lista Toti: “Intestarsi una ‘battaglia vinta’ senza nemmeno aver compreso bene di che cosa si stia parlando è il capolavoro compiuto oggi dal consigliere del PD Roberto Arboscello che probabilmente, non volendosi sentire da meno rispetto al suo capogruppo Luca Garibaldi, ha pensato bene di avvelenare i pozzi e incappare anche lui in un polemica politica sulla pelle dei cittadini liguri”.
“Il consigliere Dem sostiene che il presidente Toti abbia cambiato idea in seguito ad una sua segnalazione. Niente di più falso – proseguono i consiglieri arancioni –. La delibera firmata venerdì e che entrerà in vigore lunedì, infatti, è stata integrata oggi con questa possibilità grazie alla disponibilità manifestata in tal senso solo nelle ultime ore dai farmacisti, che non possiamo fare altro che ringraziare. Senza il loro benestare non sarebbe stato possibile offrire questa possibilità e inserirla nell’ordinanza, sic et simpliciter. Nessuno ha cambiato idea in seguito ad alcuna segnalazione, ma un lavoro di dialogo e confronto costante ha portato a questo risultato aggiuntivo”.
“Intestarsi vittorie che non esistono e dire addirittura che il presidente abbia cambiato idea significa solo una cosa: essere del tutto fuori dal mondo e non fare neanche lo sforzo minimo di leggere i giornali per sapere quello che sta succedendo. Visto poi come il PD ha lasciato la sanità ligure, sul tema non prendiamo lezioni proprio da loro. Mentre Garibaldi, Arboscello e Sansa facevano propaganda, tutta la macchina regionale era alle prese con la stesura dell’ordinanza in questione e con i confronti con Roma. Si chiamano responsabilità di governo – concludono -, quelle che i liguri, da diversi anni, hanno deciso di non affidare più al centrosinistra. Questa, davvero, è una ‘battaglia vinta’ da cui sta traendo beneficio tutta la Liguria”.
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