Albenga. “Continua la luna di miele tra il sindaco Riccardo Tomatis e il governatore e assessore alla Sanità ligure Giovanni Toti. Dopo aver accolto con entusiasmo la proposta di declassamento dell’ospedale di Albenga e del suo Ppi in un ambulatorio dei codici bianchi, il primo cittadino ingauno resta immobile nonostante l’inerzia della Regione di fronte alla situazione presente da oltre un anno sul Lungocenta”. Ad affermarlo è il consigliere di Forza Italia Eraldo Ciangherotti.
“L’argine del fiume ingauno era stato pesantemente danneggiato durante l’eccezionale ondata di maltempo del 2 e 3 ottobre 2020 – ricorda Ciangherotti -. A seguito dei dovuti interventi di messa in sicurezza dell’area – spiega Ciangherotti -, il sindaco Tomatis e il suo vice, l’enfant ben poco prodige Passino, invece di stimolare la Regione a portare a termine il ripristino dell’argine, tacciono e lasciano che a passare sia di nuovo l’immagine di una città sempre più in balia del degrado”.
“Dopo aver applaudito all’ultimo schiaffo dato dalla Regione all’ospedale Santa Maria di Misericordia – prosegue l’esponente forzista -, il sindaco Tomatis resta di nuovo a guardare mentre la città subisce le decisioni di un’amministrazione regionale e di un governatore che stanno dimostrando in tutti i modi di non avere a cuore Albenga”.
Ciangherotti chiede quindi all’amministrazione comunale di attivarsi nelle sedi opportune per richiedere l’intervento di ripristino definitivo: “Il 3 marzo dello scorso anno – conclude – il sindaco Tomatis dichiarava ai giornali che avrebbe vigilato sull’espletamento dei lavori di competenza regionale sull’argine del Lungocenta. Siamo all’inizio del 2022 e la situazione è sotto agli occhi di tutti, residenti e turisti compresi. Chi amministra la città di Albenga non ha ancora capito che non bastano le proiezioni natalizie che illuminano il centro storico a salvare l’immagine di una città che, per colpa di chi la governa e che forse crede di guidare una pro loco, è ferma, sporca e poco sicura”.