Progetto shoah

Alassio, sette Pietre d’Inciampo per la Giornata della Memoria

Individuati i nomi di sette persone rese prigioniere in Alassio, deportate e uccise. Oltre alle pietre anche un progetto che coinvolge le scuole

Alassio, pietre inciampo, memoria, seconda guerra mondiale
Foto d'archivio

Alassio. “A seguito di dettagliate indagini e ricerche negli archivi storici abbiamo individuato i nomi di persone rese prigioniere in Alassio, deportate e uccise”. Fabio Macheda, assessore alle Politiche Scolastiche del Comune di Alassio, in accordo con l’Amministrazione Melgrati Ter, ha dato avvio al progetto Shoah: un progetto ad ampio raggio che nel coinvolgere gli studenti alassini, lascerà traccia indelebile attraverso le pietre d’inciampo che saranno collocate nella pavimentazione antistante il Monumento ai Caduti, in Piazza della Libertà.

“Abbiamo raccolto la documentazione inerente le indagini di polizia, i verbali di arresto e la confisca dei beni dei cittadini arrestati con l’ingiusta motivazione di “razza ebraica” – spiega Macheda – e stamani la giunta ha dato il via definitivo alla posa delle “Pietre d’inciampo” per onorare la memoria delle persone decedute nei campi di concentramento nazisti e collegate ad Alassio, come ultima dimora ovvero luogo di arresto”.

Si tratta di Palmira Colonna ed Elena Levi -madre e figlia-, arrestate in Alassio il 15/04/1944, deportate, la madre è deceduta ad Auschwitz, la figlia è sopravvissuta; Roberto Wollisch, arrestato in Alassio il 15/04/1944, deportato e deceduto a Buchenwald; Rosetta Fubini e Teodoro Sacerdote (coniugi), arrestati in Alassio il 15/04/1944 deportati e deceduti ad Auschwitz; Pia Bachi, arrestata in Alassio il 07/12/1943, deportata e deceduta ad Auschwitz; Amelia Josz, arrestata  in Alassio il 15/04/1944, deportata e deceduta ad ad Auschwitz il 30/06/1944

“Un elenco non definitivo – aggiunge Macheda – sarà possibile integrarlo e aggiungere altre pietre d’inciampo qualora da ulteriori studi o segnalazioni di privati risultassero ulteriori vittime delle tragiche persecuzioni”.

“L’iniziativa, come annunciato – prosegue Macheda – si colloca nell’ambito di un più vasto programma di salvaguardia della memoria storica della Shoah e di tutte le vittime delle persecuzioni naziste, che coinvolge gli istituti scolastici cittadini. Agli studenti, attraverso i dirigenti scolastici e i responsabili del Progetto Shoah, è stata fornita la documentazione raccolta sui cittadini italiani arrestati in Alassio e deportati nei campi di concentramento nazisti cui dedicheremo le Pietre d’Inciampo. Gli alunni potranno, attraverso la piattaforma del Centro di Documentazione Ebraica – Digital Library, reperibile al sito di cui ai link proposti, implementare la documentazione  (tramite contatto via e-mail: archiviostorico@cdec.it). Contribuendo cosi alla ricostruzione storica dei fatti e alla tutela della Memoria”.

Fino al 30 gennaio, intanto, presso la Sala Carletti della sede dell’Associazione Vecchia Alassio sarà possibile visitare l’esposizione fotografica “Sterminio in Europa” e il video della senatrice Liliana Segre; un’iniziativa dell’Aned (associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti) in collaborazione con Ava, Assessorato all’Associazionismo e Volontariato del Comune di Alassio e Anpi sezione Alassio Laigueglia (orari delle proiezioni: 10, 12, 16 e 19 – l’Accesso nel rispetto della vigente normativa sanitaria)

La biblioteca civica ha invece stilato un elenco di proposte di lettura per approfondire “le storie della storia”. Eccone alcune: Liliana Segre, Scolpitelo nel vostro cuore; Judith Kerr, Quando Hitler rubò il coniglio rosa; Simone Dini Gandini, La bicicletta di Bartali; Daniela Palumbo, Le Valigie di Aushwitz; Matteo Corradini, La repubblica delle farfalle; Nicoletta Bortolotti, In piedi nella neve; Helga Schneider, L’Albero di Goethe; Frediano Sessi, Ultima fermata: Auschwitz; Karen Levine, La Valigia di Hana; Fred Uhlman, L’amico ritrovato; Andra e Tatiana Bucci, Storia di Sergio; Sharon Dogar, La stanza segreta di Anna Frank; Guia Risari, La porta di Anne; Hetty E. Verolme, Hetty; John Boyne, Il bambino col pigiama a righe;  e molti altri ancora…

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