Alassio. Ieri, si sa, sarebbero dovute riprendere le ostilità sulla maggior parte dei campi della provincia di Savona, un’eventualità rinviata di qualche settimana a causa del vertiginoso aumento del numero dei contagi da Covid che sta nuovamente mettendo a dura prova la tenuta dei campionati dilettantistici ma non solo.
Alla fine a ripartire è stata soltanto l’Eccellenza, una situazione che ha fatto storcere il naso a più di qualche società soprattutto considerando che, serie maggiori come la C e la D, hanno detto stop almeno fino al 23 gennaio. Il presidente Ivaldi non ha però voluto sentire ragioni e così, nonostante la difficile situazione pandemica, ieri è stata disputata la sedicesima giornata di campionato, un turno contraddistinto da tanti gol e qualche rinvio, ma soprattutto da un vortice di polemiche.
Ad alzare la voce manifestando tutto il proprio malcontento ci ha infatti pensato il presidente dell’Alassio, società a cui, nonostante alcuni giocatori fossero positivi al Covid ed altri sei in quarantena, non è stato concesso il rinvio del match che avrebbe dovuto disputare contro il Taggia (questo nonostante i giallorossi fossero d’accordo con la richiesta di giocare la sfida in un’altra data utile).
“L’Alassio non si è presentato in campo perchè si sta giocando con la vita delle persone, non è possibile mandare dei ragazzi giovani che studiano o che lavorano a rischiare così”. Questo il commento di Stefano Ragazzoni, numero uno dei gialloneri il quale poi ha aggiunto: “Ivaldi ha insistito per giocare, però mi sono rifiutato di mandare undici miei giocatori ad un massacro totale. Non trovo accettabile che l’Eccellenza debba proseguire come se nulla fosse quando anche in Serie A vengono rinviate delle partite, è assurdo”.
Il presidente dell’Alassio, successivamente, ha proseguito arrivando ad accusare il presidente di Lega Giulio Ivaldi “di essere al servizio di alcuni”, un pensiero che Ragazzoni ha fatto sapere di voler ribadire contattando alcune testate nazionali. “Ho sempre battagliato e così farò anche in questa circostanza. Non mi interessa il 3-0 a tavolino, è una questione di principio e non accetto che mi venga fatta la morale da chi agisce in malafede”: è stata questa la conclusione dell’intervento da parte del numero uno dei gialloneri, questo con Ragazzoni che ha dunque promesso di non volersi fermare facendo ricorso rispetto alla probabile sconfitta per la quale opterà il giudice sportivo (ciò vista la mancata presentazione al campo della formazione allenata da mister Luciani).
In attesa del verdetto non si placano quindi le polemiche relative alla scelta di far proseguire il campionato di Eccellenza ligure, una decisione che continua a far discutere alimentando situazioni paradossali proprio come quella vistosi nel caso preso in esame nei paragrafi precedenti.