A caccia di reperti...

Via libera dalla Soprintendenza a ricerche fossili nelle Grotte di Borgio Verezzi

Nell'ambito del progetto nazionale "Showcave", il sindaco Dacquino: "Nuova azione di valorizzazione del sito naturalistico"

Grotte Borgio Verezzi

Borgio Verezzi. Le Grotte di Borgio Verezzi nel progetto “Showcave”: studio, classificazione e impatto ambientale nelle grotte turistiche italiane, che vede in prima linea le Università e l’associazione delle Grotte Turistiche Italiane (AGTI).

Una analisi biologica, geologica e fisica per pervenire ad una migliore comprensione degli impatti legati alla frequentazione turistica, con l’obiettivo di una valorizzazione del patrimonio speleologico delle grotte italiane, la cui caratterizzazione verrà utilizzata per sensibilizzare i turisti al tema dalla vulnerabilità e dell’unicità dell’ecosistema sotterraneo.

Si tratta di un progetto finanziato dal programma PRIN (Progetti di Rilevante Interesse Nazionale) del Ministero dell’Università e dell’Istruzione.

Oggi è arrivato il via libera da parte della Soprintendenza per una ricerca sui resti fossili presenti nelle Grotte di Borgio Verezzi: le indagini richieste sono state giudicate compatibili con le esigenze di tutela del sito naturalistico. L’obiettivo è una catalogazione di possibili reperti fossili, favorendone una più efficace tutela e valorizzazione.

La Soprintendenza resta in attesa di ricevere e valutare attentamente tutto il materiale repertato dall’indagine scientifica per pianificare azioni congiunte rispetto a nuovi ritrovamenti.

“Una autorizzazione importante per le nostre Grotte che potranno essere studiate e analizzate da un team di esperti ricercatori” afferma il sindaco Renato Dacquino. “Sulla base delle indicazioni degli enti preposti, l’idea è quella di una esposizione aperta al pubblico dei reperti e resti fossili che saranno individuati e catalogati, o all’interno delle Grotte medesime oppure in un Museo del comprensorio”.

“Dunque una nuova prospettiva di attrazione e valorizzazione per il sito naturalistico” conclude.

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