Emergenza

“Stretta” di Natale, allarme sindacati: “Ipotesi di nuovi provvedimenti portano effetti devastanti sul turismo”

“E a pochi giorni dalla scadenza per poter accedere agli ammortizzatori sociali ancora non si conosce se le misure saranno prorogate e in che termini”

Turisti a Genova agosto 2020

Liguria. “I provvedimenti restrittivi allo studio per contenere la diffusione del contagio da Covid-19 hanno già fatto registrare un effetto annuncio, portando alla drastica riduzione dei consumi turistici per le prossime settimane”. 

A lanciare l’allarme sono i sindacati, nello specifico Flicams Cgil, che ha fatto il quadro sugli “effetti devastanti” per il comparto turismo dovuti alle ipotesi, circolate nelle ultime ore, di nuovi provvedimenti contenuti nella cosiddetta “stretta” di Natale (decreto che sarà approvato domani, 23 dicembre). 

IVG.it nei giorni scorsi aveva già dato voce ai protagonisti del mondo turistico del savonese che hanno parlato di “oltre il 50% degli alberghi chiusi o semivuoti”, complice la pandemia, in vista delle imminenti festività natalizie.  

“L’impatto sui conti delle aziende, già stremati da un anno e mezzo di pandemia e di chiusure, può essere devastante e travolgere le attività ancora aperte, e con esse parte rilevante dei lavoratori diretti ed indiretti del settore del Turismo e della Ristorazione”, hanno proseguito da Flicams Cgil.

E c’è anche un problema legato agli ammortizzatori sociali: “A pochi giorni dalla scadenza della possibilità di accesso agli ammortizzatori sociali di emergenza e delle tutele volte a salvaguardare l’occupazione, fissata al 31 dicembre 2021, ancora non si conosce se tali misure saranno prorogate e in che termini correndo il rischio di generare una situazione gravissima”. 

Organizzazioni sindacali, associazioni datoriali, lavoratori ed imprese chiedono a Governo e Parlamento “chiarezza sui termini di ricorso all’integrazione salariale ed evidenziano la necessità di una proroga al 30 giugno 2022 delle attuali tutele e della possibilità di accesso agli ammortizzatori al fine di poter garantire la continuità occupazionale ai lavoratori impiegati”.

 “Si tratta di preservare le professionalità del settore per consentire la ripresa delle attività in sicurezza quando la fase di picco della pandemia sarà superata, imprescindibile per proseguire un percorso concreto di destagionalizzazione dell’offerta turistica nel savonese”, hanno concluso da Filcams Cgil.

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