Finale/Loano/Valbormida. Divieto di circolazione per biciclette, moto e fuoristrada nei sentieri nel bosco? A seminare il “panico” tra gli operatori e gli appassionati è stata la norma approvata dal governo nel Decreto Fuoristrada ma la realtà è diversa.
Il provvedimento approvato dall’esecutivo si limita a dare indirizzi in materia, che rimane di competenza regionale (e non statale). Inoltre, la norma in questione non impone divieti per quanto riguarda circolazione ma si rivolge agli operatori che si occupano della gestione dei boschi e comunque non annulla la legge regionale 38/1992 che rimane il riferimento in Liguria relativamente alla circolazione fuori strada. Non si rivolge a chi fa uso turistico sportivo ludico ma a chi si occupa di gestione forestale.
“Le regioni – si legge nel testo del decreto del 28 ottobre 2021 – disciplinano le modalità di utilizzo, gestione e fruizione tenendo conto delle necessità correlate all’attività di gestione silvo-pastorale e alla tutela ambientale e paesaggistica.
Il decreto ha “un taglio tecnico” riguardante la definizione dei criteri minimi nazionali inerenti gli scopi, le tipologie e della viabilità forestale e silvo-pastorale, delle
opere connesse alla gestione dei boschi e alla sistemazione idraulico-forestale. “Riguarda quindi – spiega il comandante provinciale dei Carabinieri Forestali Giovanna Vulpi – gli interventi che si vanno a fare sui boschi, principalmente il taglio, che non ha un’accezione negativa ma, al contrario, consente di migliorare il paesaggio dal punto di vista paesaggistico ambientale”.
“Considerando che la viabilità forestale è una materia delicata – sottolinea Vulpi -, il ministero si è impegnato a produrre un documento di dettaglio su questo argomento. Le strade costruiscono il principale impatto sul territorio e se fatte male, in quanto aperture nei boschi, possono costituire un grande danno per il bosco stesso“.
Nessun problema quindi per gli amanti delle attività outdoor e nessun rischio per le tante realtà attive in provincia nell’ambito della mountain bike nel comprensorio compreso tra Finale Ligure, Pietra e Loano e nell’entroterra savonese fino alla Val Bormida. “Nei boschi si può continuare a circolare lungo le strade forestali, anche con i mezzi a motore – precisa Vulpi -. Non di rado si sollevano querelle perchè esistono delle differenze tra sentiero, strada carrabile, e strada bianca. Il nostro personale nel fare i controlli è chiamato a fare la massima attenzione, non solo alla presenza del bosco ma anche ai perimetri particolare zone protezione speciale, foreste demaniali, parchi regionali che hanno misure più restrittive”.