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Sanità, lavoro e sostenibilità ambientale: ecco le proposte del Pd al bilancio regionale

La presentazione in Consiglio regionale della relazione di minoranza sul bilancio di previsione

Generica

Liguria. Costruire una sanità più equa che tutela il paziente – garantendo tempi certi nella cura – ma anche il personale sanitario, sempre più spesso soggetto alla sindrome da burnout. Dare prospettive di lavoro ai giovani e contrastarne la fuga, permettendo loro di rientrare in Liguria anche dopo percorsi di studio fuori sede. Una particolare attenzione è rivolta anche all’uso dei fondi Pnrr chiedendo la costituzione di un Fondo di progettazione straordinario, per permettere anche ai piccoli comuni di realizzare progetti e accedere alle risorse messe a disposizione della Liguria. Costruire nuovi spazi di coworking per garantire la disconnessione a casa dal lavoro e creare nuovi luoghi di socialità. Per il sostegno alle donne e ai centri antiviolenza proponiamo il pagamento delle spese legali per le vittime di violenza. Per i lavoratori chiediamo misure straordinarie per migliorare la sicurezza sul lavoro, a partire dai riders. La tutela dell’ambiente passa dalla richiesta dello stop alle autorizzazioni ai grandi impianti alimentati da combustibili fossili e dal creare comunità energetiche autosufficienti per puntare a una transizione energetica che parta da gesti concreti.

Sono queste alcune delle proposte al bilancio di previsione 2022 della giunta Toti contenute in oltre 50 emendamenti e oltre 20 ordini del giorno presentati dal partito Democratico in Regione. I temi su cui i consiglieri si sono concentrati sono sanità, giovani, Pnrr, lavoro, donne, diritti e ambiente.

“L’Italia, secondo le stime, ha una crescita del 6%. Come intende partecipare la Regione Liguria a questo sviluppo? Vuole farsi semplicemente trascinare? Oppure vuole concorrere e crescere di pari passo? Sono queste le domande che rivolgiamo in primo luogo alla Giunta. Da questo bilancio non emerge alcuna visione, alcuna progettazione. In una legge di previsione devono essere stanziate risorse in più per avviare quei processi virtuosi che sono obiettivi dei PNRR, soprattutto in quei settori economici e in quelle fasce della popolazione che ne hanno subito di più le conseguenze” afferma il consigliere regionale Armando Sanna, relatore per il partito Democratico della relazione di minoranza al bilancio.

“In un anno straordinario, servono misure straordinarie: meno risorse per la comunicazione e più risorse per le comunità, a partire dalla sanità. Nell’anno degli investimenti i Comuni hanno bisogno di essere messi in condizioni di progettare e competere, perché l’obiettivo del piano è ridurre le disuguaglianze. E costruire futuro: su questo non c’è nessuna misura di peso, con oltre 30mila under 35 che vanno fuori regione e una prospettiva di perdita di 100mila abitanti nei prossimi dieci anni. Non si può gestire il declino, ma servono azioni strutturali che abbiano una visione di futuro diversa, che qui non vediamo” dice Luca Garibaldi capogruppo del partito Democratico-Articolo Uno in Regione.

Di seguito una sintesi dei diversi punti con una parte delle tante proposte presentate:

Sanità
Per quanto riguarda il piano sanitario il Partito Democratico chiede un piano straordinario per il recupero degli screening e dei percorsi di medicina preventiva, potenziando i recall con agende di prenotazione aperte, accesso libero, informazione e coinvolgimento dei medici di famiglia, automatismo delle prenotazioni di esami per i percorsi di follow up. Chiediamo di prestare particolare attenzione anche allo smaltimento e al recupero delle liste d’attesa per la neuropsichiatria infantile, che ad oggi non c’è, ed estendere l’esenzione ticket per tutti i pazienti affetti da Long Covid. Per far fronte alle conseguenze della pandemia e garantire il benessere psicofisico di personale sanitario e cittadini proponiamo due iniziative: la prima rivolta a medici e infermieri affetti sempre più spesso da bournout, chiedendo di mettere in campo un piano d’azione fatto di counseling, supporto psicologico, uno studio approfondito delle condizioni del benessere dei nostri operatori sanitari e di questo fenomeno sempre più dilagante. La seconda è la richiesta della prima attuazione dei servizi di psicologia di base, una proposta già approvata dal consiglio all’unanimità e che ora chiediamo venga attuata per affrontare l’aumento dei problemi di salute mentale, depressione, ansia – soprattutto tra i più giovani – che la pandemia ha e sta amplificando. Per realizzare tutto questo il Partito Democratico chiede una riprogrammazione dei fondi pari a 3,3 milioni di euro.

Giovani
In una Regione che perde circa 30 mila giovani ogni anno le politiche per loro dovrebbero essere al primo posto, invece assistiamo a una totale assenza di proposte, per questo chiediamo di attivare azioni che permettano ai giovani di rientrare in Liguria, come ad esempio degli incentivi al credito di imposta e azzeramento dell’Irap per tre anni, per quelle aziende che assumano giovani laureati, anche per chi si è laureato in altre Regioni, ma abbia svolto in Liguria almeno uno dei due cicli scolastici precedenti. Un’altra misura che proponiamo è quella di un patto tra generazioni, usando i fondi comunitari per incentivare l’assunzione di under 35 con un contributo allo scivolo pensionistico di persone prossime alla pensione. Sono solo alcune prime iniziative di una strategia più grande diventata indispensabile per contenere l’emigrazione giovanile. Le risorse previste per sostenere i giovani sono pari a 1milione di euro, prevedendo anche l’utilizzo di fondi comunitari, oltre a 500mila euro per arginare la dispersione scolastica e per i patti educativi di comunità.

Pnrr
L’arrivo del Pnrr è una grande opportunità, che la Liguria deve riuscire a utilizzare al meglio, mettendo anche i piccoli comuni in condizione di potervi accedere, solo coì si ridurranno le disuguaglianze. Per questo abbiamo presentato un emendamento che chiede alla Regione di mettere in campo azioni mirate alla semplificazione e al rafforzamento delle competenze in materia di programmazione e gestione degli investimenti pubblici degli enti locali. Per offrire ai comuni liguri, soprattutto i più piccoli, un concreto supporto per l’attività di programmazione e gestione degli investimenti pubblici del PNRR. Per realizzare questo chiediamo alla Regione di impegnarsi a stipulare protocolli di intesa e forme strutturate di collaborazione con enti pubblici e privati per coordinare, integrare e razionalizzare le funzioni programmatorie e gestionali dell’amministrazione regionale e dei comuni facilitandone così l’attuazione anche attraverso l’offerta di servizi di assistenza tecnica, formazione continua, aggiornamento, condivisione e diffusione di buone pratiche in materia di investimenti pubblici. Questo permetterà di non sprecare neanche un euro dei fondi messi a disposizione e permetterà anche agli enti locali più piccoli di realizzare sul proprio territorio progetti essenziali, dalla scuola all’efficientamento energetico. Per attivare questo progetto, chiediamo venga attivato un fondo strategico pari a 8 milioni di euro.

Lavoro
Sicurezza e progetti innovativi per garantire il lavoro agile, ma anche il diritto alla disconnessione. Ruotano soprattutto su questo gli emendamenti presentati dal Partito Democratico in tema di lavoro, dove la sicurezza è messa al centro. Quest’anno in Italia, infatti, sono state oltre 1000 le morti bianche, di cui venti in Liguria. Chiediamo che vengano fatti investimenti nei settori più a rischio, avviare un piano regionale per la prevenzione, e rafforzare le strutture di controllo, soprattutto in una fase in cui tantissimi saranno i cantieri pubblici e privati collegati al PNRR. Inoltre proponiamo maggiori misure per la sicurezza sul lavoro per i riders, che nei fatti sono lavoratori dipendenti, e hanno bisogno di piani di sicurezza e di una organizzazione del lavoro che li garantisca.

La pandemia ci ha anche abituato a modalità di lavoro agile, meno legato a uffici e Pc fissi, ma con il rischio di non riuscire a disconnettersi, perché la casa è diventata il nuovo luogo di lavoro, senza orari e schemi fissi. Per questo, nell’ambito dell’economia digitale, proponiamo di lavorare su nuove idee che riguardano lo smartworking. La nostra proposta è di organizzare lo spazio del lavoro, con luoghi fisici pensati e potenziati, con mense, spazi comuni, nidi, fuori dalle case: un modo per ristabilire una modalità migliore e meno alienante di lavorare e rigenerare anche spazi urbani. La spesa prevista per aumentare la sicurezza sul lavoro, è di 1.5 milioni di euro da ottenere dal Fondo strategico regionale.

Donne
La violenza sulle donne è sempre più un’emergenza, per aiutare le donne a vivere la propria vita senza paura proponiamo investimenti maggiori sui centri antiviolenza e il pagamento delle spese legali alle donne vittime di violenza.

Diritti
Chiediamo di riaprire la discussione sul contrasto alla ludopatia e sulla regolamentazione degli spazi e delle distanze delle slot dai luoghi sensibili. La pandemia ha peggiorato la situazione, e chiediamo entro l’anno di fare un salto di qualità. Così come chiediamo di mettere in campo azioni per il ripristino del diritto alla socialità e allo sport, con il sostegno ai circoli e alle associazioni sportive. Per queste ultime, al netto della dote sport, manca una strategia di supporto. Con i nostri emendamenti chiediamo di mettere in campo un pacchetto di misure economiche, pari a 3 milioni di euro, per dare respiro reale a chi in questi anni ha faticato di più.

Ambiente
Per quanto riguarda le politiche ambientali la prima richiesta è quella di uno stop ai grandi impianti alimentati da combustibili fossili (carbone e gas), chiedendo alle grandi azienda di puntare e investire su fonti rinnovabili. Un passaggio indispensabile per la costruzione di una nuova politica energetica regionale. Un processo che si deve affiancare a un incentivo all’incremento delle comunità energetiche. Oltre a un investimento più forte nel creare reti di competenze in materia di energie, mettendo in dialogo tra loro, con maggiore forza rispetto a quanto non si faccia: player nazionali, Università e Istituto Italiano di Tecnologia.

Tutto questo senza dimenticarci della fragilità del nostro territorio con iniziative sul dissesto idrogeologico, garantendo e incrementando i fondi per la progettazione, per il consolidamento dei muretti a secco e per la pulizia dei fiumi, a partire dalle aree interne. Per aiutare agricoltori e allevatori abbiamo anche proposto un incremento delle risorse per chi subisce danni, includendo anche quelli subiti alle infrastrutture e non solo al raccolto, oltre all’istituzione di un fondo per gli incidenti stradali causati da ungulati e animali selvatici. Un complesso di misure del valore di 2.7milioni di euro.

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