Calcio

S.O.S. Vado FC: centravanti, cercasi

L'ultima partita contro l'Asti, terminata con l'ennesimo pareggio (2-2), ha messo ancora una volta in risalto e a nudo pregi e difetti della squadra rossoblù

Vado-Asti
Foto d'archivio

Vado Ligure. Quattordici partite del campionato interregionale di Serie D, girone A. Tre vittorie, due sconfitte e ben nove pareggi. 17 punti, metà della graduatoria. A +7 sulla zona retrocessione; a – 6 dalla zona play-off.

Una classifica che non rispecchia a pieno i valori teorici espressi sul campo da un Vado Football Club, che pur essendo caduto al momento solamente due volte in stagione (squadra meno “battuta” del girone, insieme alla capolista Novara), ha finora trovato il successo in poche circostanze. Pertanto,  si ritrova appaiato a compagini aventi già collezionato 6 o addirittura 7 k.o.

La squadra del presidente Franco Tarabotto, provenendo da due brutte annate, caratterizzate da altrettanti ripescaggi, ha come obiettivo iniziale e razionale il mantenimento della categoria. Inevitabile, tuttavia, a fronte delle buone prestazioni offerte e dopo aver lasciato per strada davvero troppi punti, iniziare a vedere il bicchiere mezzo vuoto.

La convinzione in casa Vado, lecita, è quella di potere ambire a sostare a pieno titolo nelle zone di vertice del campionato. Se da una parte, alcuni episodi non hanno favorito la truppa di Matteo Solari (tra pali e traverse, un gol molto “dubbio” e discusso annullato al novantesimo in quel di Borgosesia), dall’altra è innegabile la pesante mancanza di un centravanti di riserva; un ariete, un finalizzatore, in grado di tramutare in gol il predominio spesso mostrato sugli avversari.

L’unico “nove” di ruolo, Loreto Lo Bosco, è out da oltre un mese e mezzo (e almeno per un altro, da quanto trapela,  dovrebbe rimanere in infermeria). La sua assenza sta risultando oltremodo determinante nell’economia della squadra.

Nell’ultima gara interna, pareggiata ieri 2 a 2 contro l’Asti, oltre alle due segnature (giunte peraltro in maniera piuttosto rocambolesca), si possono contare ben sei nitide palle gol, tutte vanificate. L’undici vadese, nonostante fosse ridotto all’osso (causa infortuni e partenze), gioca bene, diverte ma inciampa sempre sul più bello, raccogliendo meno rispetto a quanto seminato.

Il direttore sportivo Luca Tarabotto proverà a ricorrere ai ripari per completare la rosa, in vista di un secondo tour de force, caratterizzato da due turni infra-settimali.

Nel post-partita di ieri, ufficializzato intanto  l’arrivo di Andrea Galvanio. Un esterno (o mezza punta) classe ’00, proveniente dal Rieti (girone E), che va a rimpiazzare il partente Leonardo Di Salvatore, tornato al Fossano. Sul taccuino della proprietà rossoblù, vi è sicuramente però almeno un altro nome, nella casella “attaccanti”; fondamentale per completare l’organico. In vista del giro di boa. Per un girone di ritorno, alla rincorsa di un piazzamento verso posizioni più consone al livello del gruppo.

 

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