Savona. “Nonostante si dica che il porto di Genova lavora sulle rinfuse meglio di quello di Savona, il Gruppo Campostano continua ad investire proprio in questo settore”.
È così che uno degli operatori del terminal portuale savonese risponde alla polemica lanciata da Aldo Spinelli, presidente dell’omonimo gruppo. Subito dopo il rinnovo della concessione, infatti, aveva dichiarato ai media che il porto di Genova fosse migliore di quello di Savona proprio nel settore delle rinfuse.
Un commento arrivato in seguito alla decisione del comitato portuale che ha approvato la proroga del terminal rinfuse di Genova per altri trent’anni a Spinelli e Msc, ma con una clausola: in caso di nuovo assetto strutturale e funzionale delle aree, lo scalo potrebbe essere dedicato ai container, lasciando le rinfuse al porto di Savona.
Una condizione che non è piaciuta a Spinelli, considerando l’investimento fatto (“non con soldi pubblici, come avvenuto a Vado”, ha detto) e lo stop ricevuto in passato da Autorità Portuale e Ministero, dopo aver espresso la volontà di occuparsi dei container.
Ma se questa è la posizione dell’armatore, diversa è invece quella del Gruppo Campostano che, al di là della polemica, vuole sottolineare come a Savona si stia investendo molto in questo settore, nonostante il difficile periodo economico causato dal Covid-19.
Ingente, infatti, è stato l’investimento per “acquistare una gru Mantsinen MSK 120, operativa dalla scorsa primavera, e un nuovo caricatore Sennebogen 821 M, a disposizione dello scalo”.