Italia. “Non c’è alternativa: o i giovani o il gas”. Inizia così la lettera inviata da giovani di “Fridays for Future” Italia al premier Mario Draghi, firmata dai portavoce Laura Vallaro, Martina Comparelli, Lavinia Iovino, Michela Spina, Filippo Sotgiu e Giovanni Mori.
Una missiva legata alla tutela del clima e dell’ambiente, in cui si legge: “L’Italia sta decidendo di considerare il gas fossile una fonte di energia “sostenibile”, mentre quando si libera in atmosfera è un gas serra fino a 80 volte più climalterante della CO2”.
“Lei ha detto più volte che i giovani sono una priorità del suo operato, per garantirci non solo un presente vivibile, ma anche e soprattutto un futuro. Ma non possono coesistere un futuro sicuro e definire “green” un combustibile fossile, aiutando chi la crisi climatica l’ha causata, l’ha negata per decenni, e continua a rallentare le azioni necessarie per risolverla”.
E ancora: “È impossibile avere un futuro sostenibile e sicuro se non manteniamo il riscaldamento globale entro 1,5°C. Al G20 a Roma lo avete ribadito. Alla COP 26 anche. Ma le promesse non ci servono a niente, quello che ci serve sono le azioni. Va impedita ogni nuova esplorazione e infrastruttura di combustibili fossili, e nei prossimi 5 anni secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia il 95% dell’energia installata serve che sia da fonte rinnovabile Politico.eu la definisce la persona più influente in Europa”.
Quindi, l’appello al premier: “Può mostrare che le sue non sono solo parole, e vuole davvero guidare e agire per il clima. Faccia togliere il gas dai combustibili sostenibili della tassonomia europea”, hanno concluso.