Risate... legali

Millesimo, con il terzo libro di Emiliano Olivieri si aiuta la Croce rossa 

Beneficenza e umorismo grazie alla saga sull'avvocato Nadeo Bruzzardi

Generico dicembre 2021

Millesimo. Un avvocato che mette a nudo le fragilità dei colleghi e trasforma in racconti umoristici le vicende legali per fare beneficenza. Questo è l’obiettivo di Emiliano Olivieri, che ha già pubblicato il terzo romanzetto ironico dal titolo “Nadeo Bruzzardi, un avvocato solo al comando”

“La finalità come sempre è duplice: strappare qualche risata e sostenere il volontariato – spiega Olivieri – Dopo le donazioni all’Unicef con i primi due volumi, il ricavato di questo sarà devoluto alla Croce Rossa di Millesimo, a cui sono già stati inviati i primi proventi”.

Ma chi è Nadeo Bruzzardi? “Esistono infinite sfumature per descrivere i vizi umani, fra i quali vizi, tutti capitali, la stoltezza prodotta da vanità (mal riposta) risulta sempre pregna di risvolti ridicoli. Narrare le gesta di un avvocato, dapprima rampante, appresso Principe del Foro, oggi vedremo come ridotto, poveretto, beh, potrebbe apparire semplice, persino facile, finanche elementare. Invece no, proprio no. La classe del comico non si improvvisa, è un rischio riservato a ben poche penne. Emiliano Olivieri ha creato un personaggio perfetto. Nadeo Bruzzardi, avvocato, giurista, marito (cornuto), bulimico nel gestire studio, moglie, figli, clienti e colleghi, mentre lo conosci, entrando di punta e tacco nei suoi giocosi dispiaceri, insomma, tanto che lo si inquadra a fondo, lui muta. Non migliora mai, mutando. 

Leggerezza, scioltezza, geniale ironia, mai ridondanza, questi (in sintesi) gli ingredienti utilizzati da Emiliano nello scrivere di (e attorno a) Bruzzardi. Nadeo esiste davvero? Nella realtà romanzata egli esiste, persiste nell’esistere, più che altro. Affermo, di conseguenza e per stima nei confronti dello scrittore, risulti necessario – e qui mi rivolgo a chi sta leggendo questa prefazione – entrare in possesso dei due volumi precedenti, indispensabili al lettore, preziosi, addirittura. Di rado ho letto con un tale gusto romanzi volti a fare divertire, di solito mi risultano pesanti, eccessivi nell’uso del turpiloquio, noiosi e vuoti, in due parole. Qui si ride assai, la risata è garantita dalla prima all’ultima pagina, e si riflette, talvolta capita di domandarsi: ossignore, sarò un po’ Bruzzardi anche io

Nell’auspicare nessuno di noi nasconda un Nadeo (anche se non metterei la mano sul fuoco per me, figurarsi per voi, neanche vi conosco!), tenuto in conto il talento di Emiliano Olivieri e il mio grande piacere nel leggerlo, mentre auguro buona e goduriosa lettura a chiunque si stia imbattendo in queste quattro righe, indegne rispetto al lavoro dell’autore, mi predispongo al prossimo pamphlet sul Bruzzardi, uomo ossessivo, ossessionato, miope della vita, bugiardo, vittima più che carnefice, carnefice anche nell’essere predestinato vittima”. 

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