Finale Ligure. L’amministrazione comunale di Finale Ligure ha siglato la convenzione con Enel X per l’installazione di 2 colonnine per ricarica auto elettrica per 3 postazioni.
“Questa iniziativa nasce ben 2 anni fa su proposta dell’allora Presidente degli Albergatori di Finale e Varigotti Marco Marchese” – ricorda il Vice Sindaco Andrea Guzzi. “Gli anni di emergenza Covid hanno ritardato moltissime procedure tra cui questa ma finalmente siamo riusciti ad avviare il percorso amministrativo che porterà all’installazione delle colonnine di ricarica nei prossimi mesi (speriamo entro la stagione estiva). Ora Enel X avvierà le procedure progettuali ed autorizzative necessarie alla posa delle infrastrutture di ricarica. Abbiamo già individuato, in sinergia con Enel, le aree destinate a tale posa, che sono Piazza Simonetti a Pia per una colonnina di ricarica fast (1 postazione auto) e zona Porta Testa per Final Borgo (2 postazioni auto)”.
L’Assessore Franco De Sciora, delegato alla mobilità sostenibile: “Tali installazioni, completamente gratuite per il Comune, saranno un volano anche per il nostro turismo visto la grande diffusione di veicoli elettrici, rispondendo in tale modo a due finalità: ambientale e turistico/economica. Aspetti sempre piu’ collegati tra loro per lo sviluppo delle Città del domani.”
L’iniziativa aveva trovato ampia condivisione nel Consiglio Comunale finalese dove anche la minoranza aveva chiesto l’avvio di tale iter. “Come promesso ai colleghi consiglieri – aggiunge il sindaco Ugo Frascherelli – il percorso era piu’ che condiviso ed in fase di costruzione. Ora non ci resta che aspettare le fasi concrete”.
“L’accordo – spiegano dal Comune – prevede una durata rispettivamente di 15 e 8 anni visto gli importanti investimenti che Enel X metterà in campo, nessun impegno finanziario per l’ente locale, gratuità del suolo pubblico per la società proprietaria dell’infrastruttura che avrà altresi l’onere per la progettazione il percorso autorizzativo, collegamenti con la rete, la manutenzione e collaudi. Il protocollo prevede anche la libertà per l’ente di discutere o implementare programmi analoghi con terze parti o altri enti”.