Fiducia

Indagato per peculato il presidente della Provincia Olivieri, Toti: “Un gigantesco equivoco”

Il governatore: “Sono certo della sua correttezza”. Sansa: “L’accusa ci ricorda di tempi che vorremmo dimenticati”

Savona. “Un gigantesco equivoco”. Così il governatore Giovanni Toti definisce le indagini sul presidente della Provincia di Savona Pierangelo Olivieri, accusato di peculato in seguito all’utilizzo della cosiddetta “auto blu” a fini personali.

Sono certo, come qualunque persona che lo conosce, dell’assoluta correttezza di Olivieri, come sindaco e presidente della Provincia – sottolinea Toti -. Spiace ovviamente che debba utilizzare il suo tempo per discolparsi da delle accuse, di cui saprà provare l’infondatezza, in un momento in cui i sindaci, specie quelli dei singoli paesi, sono tutti impegnati tra Covid, Pnrr e ripartenza di questa Regione. Sono sicuro si dimostrerà per quello che è: una bolla di sapone gigantesca”.

Una notizia, quella sulle indagini della Guardia di Finanza, che è stato un fulmine a ciel sereno per l’ente che sabato si appresta al rinnovo del consiglio provinciale. E non è escluso che la vicenda possa avere ulteriori sviluppi, anche perché Olivieri non è l’unico indagato. Una settimana dopo, infatti, un avviso di garanzia identico è arrivato anche al direttore generale dell’ente, Giulia Colangelo, con la stessa contestazione, ovvero di utilizzare la vettura di rappresentanza per trasferimenti non strettamente legati alla propria attività istituzionale.

Toti, però, è convinto che l’episodio su cui la magistratura dovrà esprimersi, analizzando la documentazione raccolta dalle Fiamme Gialle che hanno pedinato il politico, non avrà ripercussioni sulle prossime votazioni.  “Non credo che scompaginerà le elezioni – afferma – perché tutti sanno che il presidente Olivieri è non solo una persona per bene, ma anche una persona che amministra un piccolo Comune quasi per volontariato, come tutti i sindaci delle piccole realtà territoriali che spendono tempo e spesso denaro di tasca propria per amministrare”.

Più cauto, invece, Ferruccio Sansa, consigliere di minoranza in Regione: “L’accusa ci ricorda di tempi che vorremmo dimenticati, ma dovremo vedere l’esito delle indagini”, ha detto ai microfoni di IVG. E sulla possibilità che l’indagine possa cambiare gli scenari alle elezioni, evidenzia: “Credo che questi episodi ci debbano ricordare che bisogna scegliere delle figure di prim’ordine per occupare gli incarichi di un ente di cui tutti ci siamo dimenticati dell’esistenza, che diventa improvvisamente importante quando bisogna sistemare gli equilibri di partito, le polemiche, le correnti, le correntine. Bisogna invece trovare le persone migliori e possibilmente anche persone nuove, non persone che sono in politica da 30/40 anni”.

Intanto il presidente Olivieri ha scelto la linea della trasparenza per la situazione. “Nel massimo rispetto degli organi inquirenti e delle forze dell’ordine delegate alle indagini e del loro lavoro – ha spiegato – mi sono immediatamente attivato personalmente e con il patrocinio del mio legale di fiducia, presentando un’analitica memoria difensiva con riferimento a ciascun episodio contestato”.

In totale sono otto gli episodi contestati, ma secondo Olivieri si tratta di trasferte tutte lecite, dovute in alcuni casi a esigenze di servizio come incontri con altri rappresentanti delle istituzioni oppure presenze a eventi e manifestazioni, in altri casi alla possibilità di ridurre la quantità di chilometri necessari a svolgere tutte le incombenze (e di conseguenza ridurre i rimborsi, con minori spese per l’ente provinciale). Mentre gli utilizzi in prima persona sarebbero dovuti alla volontà di evitare agli autisti orari serali o particolarmente faticosi.

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