Savona/Cairo. Ancora attesa per il commissariamento da parte del ministero per gestire l’infrastruttura fino all’entrata del nuovo concessionario per la gestione del sistema integrato fune, ferro e parchi fino al termine dei lavori per il ripristino dell’impianto, fissato ad oggi a fine 2022.
Dopo due anni i sindacati, insieme agli assessori regionali ai Trasporti e allo sviluppo economico Gianni Berrino e Andrea Benveduti, il presidente della Provincia Pierangelo Olivieri, hanno potuto svolgere un incontro con il ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile. “Assente ancora una volta il presidente di Regione Giovanni Toti”, sottolineano i sindacati.
Le conferme arrivate dal ministero oggi pomeriggio permettono di tirare un sospiro di sollievo su alcune questioni. Però sindacati e soprattutto i lavoratori sono preoccupati per il loro posto di lavoro. Infatti, l’azienda ha annunciato giorni fa che a gennaio 2022 sarebbe partita la procedura per la liquidazione e senza un commissario e l’intervento da parte del ministero potrebbe diventare realtà l’incubo del licenziamento.
“È fondamentale la nomina di un commissario – ribadiscono i sindacati – per la gestione della concessione per assicurare la continuità operativa e per prepararsi alla ripartenza. Contrariamente si rischia che ci sia la ricostruzione della linea senza i lavoratori: sarebbe assurdo e profondamente sbagliato. Occorre una concessione temporanea. È preoccupante che dopo due anni e diverse analisi effettuate si debbano ancora realizzare analisi di mercato senza tenere in adeguata considerazione i benefici logistici, ambientali ed occupazionali di un rinnovato e diverso utilizzo dell’infrastruttura“.
L’unico nodo ancora da sciogliere riguardava proprio il futuro di Funivie Spa. Ieri notte, e oggi è stato confermato, il ministro Enrico Giovannini ha garantito di stanziare le risorse necessarie per completare i lavori di ripristino dell’impianto funiviario che trasporta le rinfuse dal porto di Savona alla Val Bormida.
Mancava la copertura finanziaria per 900 mila euro che andranno ad aggiungersi ai 4 milioni già stanziati e alle risorse destinate alla cassa integrazione con l’approvazione, nelle scorse settimane, dell’emendamento “in versione soft”. Sia gli onorevoli leghisti che il deputato Dem Franco Vazio avevano rassicurato e assicurato che il reperimento delle risorse sarebbe stata realtà nella legge di Bilancio.
Sul fronte cassa integrazione, l’intesa relativa all’indennità di trattamento straordinario di integrazione salariale è stata approvata l’11 novembre durante un incontro tra le parti coinvolte in Regione a decorrere dal 16 novembre di quest’anno fino al 15 novembre 2022.