Liguria. “In un anno la Regione Liguria ha dimezzato il personale che si occupa del tracciamento del Covid-19, passando da 310 unità a gennaio 2021 a 155 a dicembre dello stesso anno. Lo rivelano i dati sul contact tracing dell’ISS pubblicati dal Sole 24 Ore, che posizionano la Liguria tra le Regioni che più hanno ridotto il personale per il tracciamento”.
A dirlo è il capogruppo regionale del partito democratico articolo uno, Luca Garibaldi, dopo la pubblicazione dei dati su chi si occupa del tracciamento del Covid.
“Una scelta a dir poco insensata: in un momento in cui il contact tracing andrebbe rafforzato, non depotenziato, la Regione Liguria è una delle peggiori d’Italia da quanto emerge nei dati – aggiunge Garibaldi -. In Italia la riduzione dei tracciatori è stata in media del 25%, in Liguria è del 50%. In questo modo la giunta Toti ha reso praticamente inefficace tutta l’attività di tracciamento dei contagi, visto che per ogni positivo vanno rintracciate tra le 10 e le 15 persone (questo il numero dei contatti che un individuo si stima incontri in due giorni) per invitarle a quarantena e tampone”.
“Come possono solo 155 operatori svolgere questo lavoro? Una situazione che si complica ancora di più se a questo aggiungiamo anche il tracciamento nelle scuole che prevede, in caso di un positivo, tampone a tutta la classe subito e uno, sempre a tutti, dopo cinque giorni. Praticamente impossibile, e infatti si moltiplicano le classi costrette alla Dad in attesa di un tampone che arriva troppo tardi”.
“Chiederemo spiegazioni al presidente e assessore alla Sanità Giovanni Toti presentando un’interrogazione in consiglio regionale e proporremo iniziative straordinarie per rafforzare il tracciamento in una fase delicata come questa, soprattutto nel momento in cui la nostra Regione potrebbe finire in zona gialla”, conclude il capogruppo.