Rischio paralisi

Covid, documento delle Regioni al Governo: “Niente quarantena e niente tampone per i vaccinati”

Ipotesi nuove misure per scongiurare la paralisi, Toti: "Abbiamo gli strumenti per non bloccare il Paese, usiamoli in fretta"

vaccino covid

Liguria. Le Regioni hanno presentato al Governo un documento per risolvere la crisi del contact tracing e scongiurare il rischio paralisi. La principale proposta in esso contenuta riguarda l’eliminazione dell’obbligo di quarantena e dei tamponi per i contatti vaccinati di persone positive al coronavirus. Un notevole allargamento delle maglie su cui oggi dovrà esprimersi il Comitato tecnico-scientifico, al quale l’esecutivo ha chiesto un parere.

Nella proposta si chiede di “orientare le attività di contact tracing verso i soggetti non vaccinati e le situazioni/contesti a maggior rischio di diffusione o le comunità chiuse” e di passare “dalla quarantena all’auto-sorveglianza per i contatti vaccinati” con contestuale “riduzione del ricorso al testing nei confronti dei contatti vaccinati” e “mantenimento della quarantena per tutti i contatti non vaccinati”.

Per i positivi scatterebbe la fine dell’isolamento dopo 10 giorni senza test, in assenza di sintomi da almeno 3 giorni. Attualmente la durata minima della quarantena è di 7 giorni per i vaccinati e 10 giorni per i non vaccinati, ma se ne può uscire senza fare il tampone solo dopo 14 giorni.

Per i contatti invece il documento prevede la “esenzione della quarantena per vaccinati con dose booster o che hanno completato il ciclo primario da meno di 4 mesi“. L’isolamento sarebbe sostituito da una forma di “auto-sorveglianza e segnalazione a seguito di comparsa dei sintomi”, con uso obbligatorio di Ffp2 (o superiore) in tutti gli ambienti frequentati. Niente test per loro, “neanche alla fine dell’auto-sorveglianza”. Rimarrebbe la quarantena solo per i non vaccinati.

Tra i punti chiave anche la “graduale attivazione di meccanismi di automatizzazione per la comunicazione dei provvedimenti di isolamento e quarantena, nonché per la raccolta di informazioni sullo stato clinico e sui contatti” attraverso un link specifici. Verrebbe mantenuta la chiamata per alcuni soggetti target (positivi non vaccinati, anziani e persone non registrate col proprio cellulare).

“Il virus circola veloce ma i vaccini hanno cambiato i suoi effetti sui cittadini, non possiamo non tenerne conto. Le Regioni, che da quasi due anni sono in prima linea contro il Covid, ancora una volta sono unite sulla strada del buonsenso, l’unica percorribile. Abbiamo gli strumenti per non bloccare il Paese, usiamoli in fretta”, commenta il presidente della Liguria Giovanni Toti sulla sua pagina Facebook.

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