Posizione

Concessioni balneari, Campomenosi (Lega): “Sentenza assurda. Le piccole realtà garantiscono qualità, vanno tutelate”

L’europarlamentare leghista ottimista, ma avverte: “Siamo in una fase delicata, bisogna capire se il governo ha la volontà politica di risolvere il problema”

Liguria. “Nonostante una sentenza assurda che dice cose che non stanno né in cielo né in terra, per cui ci saranno ricorsi, il legislatore deve fare la sua parte. Bisogna capire se il governo ha la volontà politica di risolvere questo problema e tutelare una miriade di micro imprese”. A dirlo è l’europarlamentare della Lega Marco Campomenosi in merito alla sentenza del consiglio di Stato che impone la liberalizzazione delle concessioni degli stabilimenti balneari dal 2024.

Un periodo di transizione in cui moltissime imprese sono in attesa di sapere come l’Italia recepirà la normativa europea: “In questo momento siamo in una fase molto delicata – riconosce Campomenosi – in cui il governo non deve sbagliare alcuna mossa. Una riforma è necessaria, anche se doveva essere fatta già molto tempo fa. La politica ha perso molto tempo in passato. Io non sono ottimista per natura ma se il governo vorrà si potrà fare qualcosa di buono. Ma non faccio promesse agli operatori che capisco, al momento, possano essere disorientati”.

I primi a opporsi alla decisione sono stati i balneari: “Appare sconcertante prima ancora che sconvolgente. Decine di migliaia di famiglie e di onesti lavoratori gettate, oggi, nell’angoscia più totale per la prospettiva di perdere il lavoro e i loro beni“, avevano commentato a caldo. E esortano i politici a intervenire: “Come abbiamo sempre chiesto: spetta allo stesso legislatore e non ai giudici trovare il giusto bilanciamento fra la tutela della concorrenza e quella dei diritti fondamentali dei concessionari che con questa sentenza sembrano essere stati calpestati”.

Un intervento del legislatore c’era stato nel 2018 con l’estensione delle concessioni balneari fino al 2033: “Il ministro Centinaio – ricorda l’europarlamentare leghista – fece una riforma che non riuscì a portare avanti perchè il governo giallo verde cadde. E’ chiaro che occorrono riforme che non sono mai state fatte come quella del codice della navigazione, senza la quale ad oggi i risarcimenti a chi perde la concessione non sono possibili. La riforma Centinaio poneva come termine una data lontana proprio per permettere al parlamento di porre garanzie e tutele“.

“Ora le concessioni non vengono date senza trasparenza – ripete -. Garavaglia – dice tornando ad oggi- ha ruolo importante. So che in questi giorni ci sarà un primo colloquio e speriamo di portare notizie positive”. E Campomenosi sostiene che il libero mercato, in un certo senso, sia già realtà: “In un settore in cui operano così tante imprese, specialmente piccole, è assurdo parlare di mancanza di concorrenza, esiste nel momento in cui il consumatore decide di rivolgersi a un altro stabilimento balneare“.

Una sentenza che ha fatto emergere le posizioni delle varie formazioni politiche che sono state implicitamente obbligate a schierarsi: “La sentenza è utile per capire la visione dei partiti, almeno sappiamo con chi abbiamo a che fare. L’applicazione della direttiva Bolkestein deve essere equa per gli operatori di questo settore decisivo per l’Italia e per la sua offerta turistica“.

Per raggiungere questo obiettivo è “necessario considerare in modo diversi territori (Versialia o Liguria) con caratteristiche diverse e imprese di piccole dimensioni ma sono ancora questioni che devono passare il vaglio di un negozionato con la commissione europea che comincia ora”. Tra le ipotesi sul piatto ci sarebbe quella di escludere le piccole imprese dalle gare o condedere loro forme di tutele particolari: “E’ un processo che vedrà la partecipazione tra i vari ministeri coinvolgendo turismo e infrastrutture”. Da decidere come salvare le piccole realtà: “Garantiscono un sistema serietà, capacità di gestire il bene pubblico e offrire un servizio di qualità”.

“Dobbiamo evitare di fare passi falsi o di introdurre norme che poi si aprono a mille interpretazioni. Tutto questo poi genera incertezza per chi deve decidere di fare un investimento. È una filiera che deve avere certezza. Se si va a Bruxelles con una idea chiara possiamo portare a casa una soluzione”, conclude Campomenosi.

leggi anche
balneari bagni marini
Posizione
Concessioni balneari, la preoccupazione di Cna: “Parliamo di famiglie che hanno speso denaro in un progetto di vita”
balneari bagni marini
Posizione
Concessioni balneari, Europa Verde Savona: “Favorevoli alla liberalizzazione, il ruolo pubblico torni centrale”
mareggiata spiagge
Stallo
Proroghe concessioni balneari, è ancora caos: nessun chiarimento dal Governo
Spiaggia, stabilimento balneare, mare
Economia
Proroga delle concessioni balneari, Schiappapietra (Sib): “Bene la proposta, ma attendiamo i dettagli”
balneari bagni marini
Ordine del giorno
Concessioni Balneari, Cambiamo: “Regione difenda le piccole e medie imprese italiane”
A Loano gli Stati Generali del turismo balneare
Incontro a loano
Bolkestein, la preoccupazione dei balneari: “Serve chiarezza, 4mila imprese nell’incertezza”
Ripamonti Battelli
La telefonata
Concessioni demaniali, Battelli: “Balneari categoria più prorogata della storia”. Ripamonti: “Da CdS sentenza politica”
Presidio balneari Mise
Incontro
Bolkestein, i balneari savonesi davanti al Ministero: “Norme condivise o scendiamo in piazza”

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.