A mente fredda

Calcio, Solari dopo Bra: “Il Vado è tornato ad essere rispettato e temuto. Play-Off? Testa bassa e lavorare”

Ottavo risultato utile di fila, settimo posto momentaneo. Il tecnico vadese: "La strada intrapresa è quella giusta. Abbiamo fame, rabbia e determinazione"

Vado Vs PDHAE
Foto d'archivio

Vado Ligure. Nell‘anticipo della diciassettesima giornata del campionato calcistico di Serie D (girone A), il Vado ha espugnato 0 a 1 il campo del Bra, grazie alla rete messa a segno da Aperi (assist di Capra) attorno all’ora di gioco.

Il bottino pieno in Piemonte vale il settimo posto temporaneo in classifica, a 25 punti. Frutto di 5 vittorie, 10 pareggi, 2 sconfitte. Per la statistica: il terzo successo consecutivo in trasferta, senza subire gol; allungando la striscia all’ottavo risultato utile di fila.

Mister Matteo Solari, allenatore del Vado. Alla vigilia ti avevo chiesto se Bra poteva essere una sfida simile alle ultime due trasferte vincenti a Imperia e Ligorna. Avevi risposto di no, anche perché poteva esserci l’incognita della neve. Si può dire invece sia stata una partita abbastanza analoga? Un primo tempo di maggiore attesa, dove avete preso le misure. E poi nel secondo tempo avete colpito.

Nel primo tempo non abbiamo fatto la gara che avevamo preparato. Eravamo troppo bassi e abbiamo faticato. Nel secondo tempo meglio. Siamo saliti con gli esterni, trovando il gol. Avremmo potuto anche raddoppiare in un paio di circostanze. Nell’ultima mezz’ora, in ogni caso, abbiamo poi rischiato poco o nulla“.

Riavvolgendo il nastro del recente passato, resta forse il rammarico per quel gol discutibile annullato al novantesimo a Borgosesia: sarebbero potute essere quattro vittorie consecutive fuori casa per 1 a 0. Al di là delle congetture, ad ogni modo, la squadra ha dimostrato carattere. Nonostante le defezioni, tra infortuni e squalifiche. Guardando la distinta, in panchina eravate tutti “under” o ragazzi della juniores. Affrontavate una squadra valida e molto informa (il Bra arrivava da tre vittorie). Ciononostante, vi siete dimostrati ancora una volta sul pezzo.

Con la neve sciolta, il campo era particolarmente pesante. Lo sapevamo. È stata una battaglia e i ragazzi l’hanno vinta. Sono orgoglioso di loro. Alleno una squadra forte che non molla mai. Abbiamo fame, rabbia e determinazione. Il gruppo è unito, tutti si aiutano anche nei momenti di difficoltà.”

Un Vado duttile: hai riproposto la difesa a tre. La prima volta vista a Lavagna.

Ormai nel calcio di oggi si sa davvero tutto di tutti. Si ha modo di guardare e studiare i rivali. Avere la capacità di adattarsi, sorprendendo magari l’avversario, può essere un dettaglio determinante.”

Ultime tre trasferte: tre vittorie 0-1, nessun gol concesso. Scherzando con alcuni dirigenti si diceva: chiedete al presidente di affittare un campo per le partite in casa, da sfatare un po’ il “tabù” del Chittolina. Dove non avete mai perso, ma avete trovato i tre punti solo una volta. Al netto di ben 7 pareggi.

Beh, certamente in casa finora ci è mancato qualcosa per centrare più vittorie e trasformare alcuni pareggi ‘stretti‘ in 3 punti. Penso, fra tutte, le partite contro Derthona, Gozzano, PDHAE o Asti. Avremmo potuto e dovuto vincerle, ma siamo stati spesso anche fermati dalla malasorte. Sicuramente però dobbiamo migliorare questo aspetto e vogliamo farlo già da mercoledì prossimo con il Ticino.”. 

In questo periodo della stagione si inizia a capire forse qualcosa in più. Anche se ci sono ancora partite da recuperare; la classifica comincia ad allungarsi e a prendere forma. Al di là dei punti, che a dicembre possono contare relativamente. Il vostro dato più significativo è sulla “casellasconfitte.

Il Vado, come è noto, arriva da due stagioni sportivamente fallimentari. Avete ricostruito tutto: squadra e staff completamente nuova.

Una squadra che però quasi alla fine del girone di andata (mancano due incontri: col Ticino in casa e poi a Sestri Levante); ha perso finora solo due partite. Due gare su 17. Deve sempre “limitarsi” a pensare solo alla salvezza. Oppure possiamo iniziare a fare già qualche discorso diverso, ad esempio provare a lottare per una zona Play-Off? Arrivare tra le prime otto? O è ancora troppo presto.

“Gli obiettivi del Vado non cambiano. Il nostro obiettivo in estate era rifondare, ricostruire e tornare essere una squadra temuta e rispettata da tutti. Dobbiamo pensare che c’è ancora tanta strada da fare, ma lo spirito è quello giusto. Il presidente è contento. Quello che si sperava di fare, attraverso il lavoro, sta arrivando. Per il resto. Piedi ben saldi a terra e testa bassa. A fare dieci scalini ci vuole tempo, a scivolare giù basta un minuto.”

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.