Sport

Arbitro aggredito, la San Filippo Neri: “Episodio che ha danneggiato e tradito la società e la città di Albenga”

Generico dicembre 2021

L’aggressione all’arbitro Semini durante la partita tra Pontelungo e San Filippo Neri da parte di alcuni tesserati di quest’ultimo club ha lasciato profondo rammarico e sconforto in una società che da sempre fai dei valori la sua stella polare.

“La Società – si legge nel comunicato – condanna in modo fermo e deciso l’episodio di aggressione nei confronti del giovane arbitro Semini Vittorio, a cui va tutta la nostra solidarietà. La San Filippo Neri, nei suoi 128 anni di storia al servizio della gioventù albenganese, ribadisce la sua fedeltà agli ideali dei Fondatori ed è rammaricata perché nello specifico episodio si è danneggiato e tradito, non solo la Società con tutti i suoi dirigenti ed il Sacro Cuore, ma la città di Albenga, le Associazioni Sportive e di volontariato, la FIGC – LND Liguria nella persona del suo Presidente e tutto lo sport in generale”.

Infine, un pensiero ai ragazzi del settore giovanile: “Un rammarico particolare va alle famiglie dei ragazzi della Nostra scuola calcio per la testimonianza antisportiva e violenta data. Il Direttivo si riserva, dopo un’accurata analisi dei fatti, di intraprendere i dovuti provvedimenti nei confronti dei responsabili”.

Un comunicato che fa seguito a quello dell’altra società coinvolta, che nella giornata di ieri aveva affidato a queste parole i suo pensiero: “L’Asd Pontelungo 1949, alla luce del vile gesto e in seguito alle parole lette sui social media e sulle testate giornalistiche sportive locali, ribadisce la completa estraneità ai fatti accorsi durante il sentito derby ingauno ASD Pontelungo vs ASD San Filippo Neri di domenica scorsa. É intenzione esprimere la nostra più completa e totale vicinanza al direttore di gara, Vittorio Semini, alla federazione Italiana giuoco calcio e a tutta l’Associazione Italiana Arbitri, affinché gesti del genere smettano di avere luogo sui nostri terreni di gioco. Non c’è nessun timore reverenziale nell’ammettere che con troppa facilità, spesso anche da parte nostra, ci si lasci scappare qualche parola di troppo verso la classe arbitrale, ma nessuna parola o decisione dovrebbe poi sfociare nel vile gesto di ” arrivare alle mani”. É il più vile gesto a cui un essere umano può dare sfogo e a cui non può seguire nessuna scusante”.

“Il nostro pensiero – prosegue il club –  va al direttore di gara, Vittorio Semini, affinché possa al più presto tornare a divertirsi nella sua passione più grande: dirigere una partita di pallone. Siamo da sempre convinti che il silenzio alle volte sia la migliore risposta, ma purtroppo oggigiorno é più facile muovere la lingua piuttosto che morsicarsela, e allora se punti nel vivo, non possiamo esimerci dal pubblicare questo comunicato stampa per prendere le distanze dalle dichiarazioni di chi pensa di cavarsela con mezzi articoli mettendo in mezzo anche chi, al di là dell’aspetto calcistico (le questioni di campo sono un’altra storia) ha palesemente agito nell’interesse dell’incolumità dei propri tesserati e del pubblico accorso per assistere ad una competizione sportiva, che nella fattispecie non era lotta greco-romana.
Più di ogni dichiarazione fatta e letta oggi, da quelle provenienti dalla amministrazione locale a quelle fatte dalla ASD San Filippo, nella persona di mister Rattalino, hanno fatto indubbiamente piacere le parole di affetto ricevute dal presidente del comitato regionale arbitri, Fabio Vicinanza, e da tutti gli ispettori di campo intervenuti per l’aiuto proferito nel mantenere l’ordine pubblico a fine gara e l’assistenza al direttore di gara”.

“Siamo stati accusati di aver festeggiato al termine dell’incontro all’interno del nostro spogliatoio: è vero, all’intimazione di alcuni cori dei nostri ragazzi, all’interno del nostro spogliatoio e assolutamente allegorici, sempre esistiti da quando esiste il gioco del calcio, é stata premura di un nostro dirigente mettere tutti a tacere, perché non era il caso di buttare benzina sul fuoco. E così é successo nessuno ha più proferito parola alcuna. É usanza in casa nostra ( si, in casa nostra perché noi siamo una famiglia) lavare i panni sporchi tra le nostre mura e pensare a noi stessi. Invece di guardare negli spogliatoi degli altri, alcuni avrebbero solo che da imparare!!”, conclude il Pontelungo.

Più informazioni
leggi anche
stadio annibale riva albenga
Altra nuova
Albenga, arbitro aggredito al Riva: sospesa la gara tra Pontelungo e San Filippo Neri

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.