Progetto ambizioso

Altare, riqualificazione aree ex Savam. Mai (Lega): “C’è la volontà di sbloccare la situazione”

In mattinata incontro tra istituzioni locali, tecnici e rappresentanti del consiglio regionale

ex savam

Altare. Questa mattina alcuni membri del “Comitato del centro storico per la riqualificazione delle aree ex Savam” di Altare si sono riuniti, per iniziativa del consigliere regionale Stefano Mai, insiem al sindaco, i rappresentanti di maggioranza ed opposizione, alcuni tecnici regionali, nonché rappresentanti e tecnici della città de vetro.

“Con l’incontro di oggi – si legge in una nota del Comitato – si è voluto tracciare uno spaccato della situazione attuale che si è aggravata per problemi autorizzativi idraulici dettati da inconcepibili ed inammissibili fraintendimenti nell’iter autorizzativo tra la proprietà privata e gli uffici regionali, ma anche per la presenza di un vincolo storico della Soprintendenza ai beni culturali che non ha più ragione di essere. Se da un lato è vero che la Città del Vetro, quando ha acquistato l’immobile, era a conoscenza dei vincoli esistenti, è anche vero che quello culturale non solo si è dimostrato inidoneo alla tutela del bene, come dimostra il suo deterioramento, ma addirittura pregiudizievole di ogni attività di riqualificazione commercialmente sostenibile. Ed a pagarla cara non sono i funzionari degli uffici, ma i cittadini”.

“Risposte ne abbiamo avute alcune – spiegano – il Comune ci ha ricevuto in diverse occasioni, ma si sono tutte fermate a solidarietà, condanna e promesse, senza mai concretizzarsi in fatti tangibili, a parte l’eliminazione della gru.  La proprietà ha finalmente ammesso ciò che temevamo, ovvero che il progetto attuale andrebbe rivisto e concepito non come unico intervento, ma a lotti funzionali. Quindi, al di là di ogni buona intenzione, serviranno altre pratiche ed altro tempo. Inutile illudersi”.

“Di conseguenza – proseguono – abbiamo insistito che, nel frattempo, venga almeno realizzato ed attuato un progetto di mitigazione dell’impatto estetico, eliminando i ponteggi e le reti di cantiere e procedendo ad un miglioramento dell’aspetto esteriore della zona, sia pur temporaneo.  Un primo deterrente poi è sanzionare la realizzazione delle ultradecennali impalcature, poiché non sono presenti cantieri attivi che le rendono legittime, nella ex Savam come altrove, violando palesemente le norme edilizie e, in taluni casi, anche quelle sui beni vincolati. In proposito è già stato presentato un esposto nei giorni scorsi del quale terremo sott’occhio i progressi”.

“In ultimo chiediamo che l’amministrazione comunale si tuteli per le somme di eventuali tasse inevase, ad esempio ipotecando gli immobili per garantire il loro recupero, dovere che non è politico, ma che avrebbe dovuto procedere d’ufficio come avviene in qualsiasi altro ente pubblico. Abbiamo pertanto ribadito che ogni autorità presente, ciascuna per le proprie pertinenze e aree di intervento, deve intervenire doverosamente ed incisivamente per risolvere ciò che non è più tollerabile: non abbiamo la pretesa di risolvere definitivamente una situazione così complessa e radicata, ma l’infruttuosità dell’attività istituzionale svolta in questo lungo periodo non ha alcuna giustificazione tecnico-legale” concludono dal comitato.

Con riferimento all’incontro odierno, il capogruppo regionale della Lega Stefano Mai ha affermato: “Tutte le parti in causa hanno espresso la volontà di sbloccare la situazione che vede nelle aree delle ex vetrerie Savam di Altare, un ambizioso progetto di riqualificazione fermo da circa 10 anni. Stamane, su sollecitazione del consigliere comunale Giuseppe Grisolìa, dell’ex sindaco Flavio Genta, e dopo un personale sopralluogo, ho organizzato e partecipato a un incontro presso il Comune al quale hanno preso parte, oltre al sindaco Roberto Briano e al suo staff tecnico, i rappresentanti della società promotrice del progetto immobiliare Città del Vetro e quelli del Comitato riqualificazione aree ex Savam, dirigenti e funzionari dei settori Ambiente e Difesa del suolo di Regione Liguria”.

“È emersa forte e chiara – spiega – la volontà da parte di tutti di sbloccare la situazione e procedere speditamente con il recupero delle aree. Sono stati affrontati gli aspetti tecnici, superabili con un’integrazione progettuale, ed è stata rinnovata la volontà da parte della proprietà di effettuare l’investimento. Sono molto soddisfatto del risultato di questo incontro che ha chiaramente evidenziato quanto sia importante non solo per il Comune, ma per l’intera Val Bormida, un intervento di questa portata”.

“La riqualificazione prevista darà una nuova vita all’intera area e allo stesso tempo terrà vivo il ricordo della tradizione vetraia che ha visto in Altare la sua capitale” conclude Mai.

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