Prevenzione

40 anni di Hiv, Bassetti: “Unico ‘vaccino’ il profilattico. Ragazzi fate i test”

"Non esiste solo il Covid", oggi un convegno in occasione della giornata mondiale della lotta all'Aids. "Diagnosi precoce è fondamentale per poter mettere in atto terapie efficaci"

Generico novembre 2021

Liguria. “Alle persone dobbiamo dire che non esiste solo il Covid, che ci sono malattie come l’Hiv e altre malattie sessualmente trasmissibili, che si prevengono non con la mascherina ma con il profilattico”. A dirlo, in occasione del convegno “Oltre il Covid: giornata mondiale della lotta all’Aids” che si è tenuto stamani a Genova (a palazzo Tursi) è Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e direttore del dipartimento interaziendale.

Sono infatti circa 2.500 le persone con infezione da Hiv in terapia antiretrovirale in Liguria: a Genova il Policlinico San Martino e il Galliera seguono circa duemila persone con la stessa infezione.  Questi sono solo alcuni dei dati forniti durante il meeting, in concomitanza con la giornata mondiale della lotta all’Aids, al quale hanno partecipato istituzioni e addetti ai lavori, tematiche di strettissima attualità quali le malattie infettive emergenti e riemergenti, le altre patologie in epoca Covid 19, i numeri dell’Hiv a Genova e in Liguria, la prevenzione e terapia dell’infezione da Aids.

“A oggi la prima via di trasmissione dell’Hiv e dell’Aids è quella sessuale – continua Bassetti – quindi su questo dobbiamo concentrarci, dobbiamo uscire da quello che per tanti anni è stato lo stigma di questa malattia e dobbiamo tornare a dire che sì, si deve fare sesso ma si deve fare sesso sicuro”.

I dati sui nuovi contagi da Hiv in Italia vedono i dati 2020 dimezzati rispetto al 2019 ma, spiega il virologo, “è evidente che sono stati fatti meno test, c’è stata una minore attenzione anche a questo problema, sappiamo cosa è successo nell’ambito dell’oncologia, sappiamo quello che è successo nell’ambito delle malattie cardiovascolari, l’Hiv ahimé è uno degli altri orfani del Covid”.

Il professore conclude: “Noi a Genova abbiamo chiuso gli ambulatori per solo due mesi ma dobbiamo tornare a parlare di questo argomento perché i ragazzi devono farsi il test, i ragazzi devono sapere che è una malattia ancora presente”. Bassetti è convinto che Genova possa diventare “capitale italiana delle malattie infettive, grazie al gioco di squadra di tutti coloro che si occupano di malattie infettive, ancora una volta il modello Genova può essere un modello anche per l’Italia”.

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