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Troppi contagi a scuola, arriva il dietrofront del Governo: “Classe in quarantena con un positivo”

La richiesta è arrivata dalle Regioni: dopo un confronto con palazzo Chigi è arrivata la circolare che stoppa il protocollo anti-Dad

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Italia. Il nuovo protocollo anti-Dad, avviato solo un mese fa, dopo lo studio di Istituto Superiore della Sanità, ministeri di Salute e Istruzione e Regioni, viene sospeso su richiesta di quest’ultime. 

Dopo un confronto tra Regioni e Governo, infatti, di fronte all’aumento dei contagi, in particolare tra i giovani, e con la nuova variante Omicron che incombe, è arrivato il dietrofront: “Classe in quarantena con un positivo”.

Il protocollo precedente prevedeva lo stop alle lezioni per l’intera classe in presenza di almeno 3 positivi, mentre se il contagiato era soltanto uno le lezioni restavano in presenza: per i compagni erano previsti due test, uno immediato (T0) ed uno a distanza di 5 giorni (T5). 

Modalità che, però, hanno creato più di un difficoltà anche nel savonese, con lunghissime code (e conseguenti e fisiologici assembramenti) nei punti adibiti ai tamponi.

Ora è arrivata la nuova circolare che, come detto, prevede la quarantena per l’intera classe con la presenza di un solo positivo e conseguente Dad (Didattica a distanza) che dovrebbe durare 10 giorni. 

Ultimamente – si legge nella circolare firmata dal Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza e riportata da Quotidiano Sanità – si sta assistendo ad un aumento rapido e generalizzato del numero di nuovi casi di infezione da Sars-CoV-2, anche in età scolare, con una incidenza (casi/popolazione) settimanale ancora in crescita e pari a 125 per 100.000 abitanti (19/11/2021 – 25/11/2021): valore ben lontano dal quello ottimale di 50 per 100.000, utile per un corretto tracciamento dei casi“.

Da qui la decisione di tornare a considerare la quarantenaper tutti i soggetti contatto stretto di una classe/gruppo dove si è verificato anche un singolo caso tra gli studenti e/o personale scolastico“.

Nel caso in cui le autorità sanitarie siano impossibilitate ad intervenire tempestivamente, il dirigente scolastico venuto a conoscenza di un caso confermato nella propria scuola “è da considerarsi autorizzato, in via eccezionale ed urgente, a disporre la didattica a distanza nell’immediatezza per l’intero gruppo classe ferme restando le valutazioni della Asl in ordine all’individuazione dei soggetti da sottoporre formalmente alla misura della quarantena“.

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