Albenga. “La Sicurezza Urbana, da concetto equivoco ad inganno”. È questo il titolo del convegno organizzato dalla Fondazione Gian Maria Oddi, nell’occasione della presentazione del libro di Stefano Padovano, che si svolgerà venerdì 19 novembre, con inizio alle 17,45, all’auditorium San Carlo di Albenga.
La presentazione avrà la forma leggera di “intervista – dialogo”: l’autore presenterà la sua opera attraverso i dialoghi e le domande di Ornella Bartoli (Psichiatra) e di Alberto Calandriello (Assistente Sociale), nonché del pubblico (ragazzi delle superiori la mattina, cittadini interessati all’argomento nel pomeriggio).
“Attraverso una rigorosa e lucida analisi, compresa di sommessi quanto potenti ammonimenti e velate possibili soluzioni, si snoda il lavoro dell’autore e trova la sua ragione d’essere. Non un semplice j’accuse, ma una lucida analisi di quanto alcune scelte, dovute di volta in volta a regioni economiche, politiche o sociali, stiano ora pesando sul tessuto sociale delle nostre Città”, hanno fatto sapere dal Comune di Albenga.
“Inoltre, ma non meno importante, una disanima a proposito della sempre annosa domanda (stavolta però declinata nei termini definiti dall’àmbito dell’analisi che il Testo si propone): per il benessere dei cittadini contano più i dati (intesi come freddi dati statistici, quante rapine, furti ecc.), oppure conta di più la “sensazione” di essere al sicuro, la percezione? E sopratutto: c’è modo (e quale) per arginare il degrado – vero o supposto – dei nostri quartieri?”, hanno proseguito.
“Questi temi risuonano potenti alle orecchie degli Albenganesi, divisi tra generoso senso di accoglienza e microcriminalità sempre più diffusa e tracotante, tra desiderio di felice integrazione delle minoranze (che, peraltro, suppliscono alla necessità di mano d’opera, sopratutto nel settore agricolo ) ed intolleranza verso la manovalanza dello spaccio, dello scippo o del microfurto nel supermercato, tutte cose giustamente poco tollerate”, hanno concluso dal Comune ingauno.
Queste la parole di Alessandro Colonna, che da parte del Cda della Fondazione introdurrà la presentazione: ”Siamo particolarmente lieti di ospitare nei nostri spazi personalità tanto importanti e qualificate, che hanno il coraggio, (non certo da un punto di vista “ideologico” ma laico e professionale) di indicare ed illuminare alcune parti relative all’annoso problema della convivenza civile ed al contratto sociale, raccontando esperienze sul campo e successi (ed ahimè anche fallimenti) provenienti anche da altre città ed altre realtà, da usare come esempio. Sono inoltre particolarmente felice di coinvolgere le scuole, fucina e laboratorio di convivenza, incontro e dialogo”.
A fargli eco il presidente della Fondazione Roberto Pirino che ha aggiunto: “La mission della Fondazione è quella di portare Cultura a 360°, e quella della convivenza, della tolleranza e dell’accoglienza sono i primi ingrediente della Cultura. Lo stiamo anche affermando attraverso l’Arte (alcune tra le recenti mostre organizzate dalla Fondazione sono appunto sull’arte Africana) ed ora anche attraverso incontri come questo”.
Infine il prof. Badino consigliere della Fondazione (che cura specialmente i rapporti con le scuole ed il mondo della didattica in generale) ha espresso “il suo apprezzamento per l’iniziativa e preannuncia, proprio per l’occasione, un intervento sui temi sopra espressi”.