A savona

Sciopero Ata davanti alla Prefettura: “Senza risposte, a Natale la ‘rumenta’ rischia di arrivare al primo piano” fotogallery

Presenti sindacati e circa 80 lavoratori impiegati nel settore dell'igiene ambientale della provinciali. Il neo sindaco di Savona Russo si è detto disponibile a un incontro

Savona. “Se non riceveremo a breve una risposta, sia per il contratto nazionale, sia per la situazione di Ata, non escludiamo iniziative ancora più eclatanti. Il rischio è che per le feste di Natale la rumenta gli arrivi al primo piano”.

Lo hanno fatto sapere i sindacati durante il nuovo sciopero dei lavoratori di Ata, l’azienda che si occupa della gestione della raccolta rifiuti e del servizio di igiene urbana nella città di Savona, in corso nella mattinata odierna, davanti alla Prefettura, in piazza Saffi. Sono presenti circa 80 lavoratori di Ata, Finale Ambiente e dell’intera provincia del comparto di igiene ambientale, oltre alle sigle sindacali. Il neo sindaco di Savona Marco Russo si è già detto disponibile ad incontrare.

Oltre al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, motivo per cui le segreterie nazionali di Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel hanno deciso di indire lo sciopero, a livello locale, Cgil, Cisl e Uil provinciali protestano anche per altre questioni per le quali da tempo i lavoratori chiedono un cambio di passo: la mancanza di mezzi (“sono circa 80-90, di cui solo il 20% funzionanti“) e la stabilizzazione dei 40 lavoratori con un contratto a tempo determinato.

“Questo è uno sciopero non solo per i lavoratori di Ata, ma soprattutto per il rinnovo del contratto nazionale, che ha preso una brutta piega, – ha dichiarato Franco Paparusso di Uil-Trasporti. – Le controparti pensano di liberalizzare sia l’orario di lavoro, per cui noi siamo contrari, e poi anche per Ata, che è in una situazione ormai disastrosa. Il sindaco sembra che abbia chiesto pulizia straordinaria, ma forse non sa che non ci sono più mezzi, ma sono lavoratori che si stanno licenziando per andare a lavorare in altre aziende, come la Sat. Rischiamo di rimanere sia senza mezzi che senza uomini. Quindi altro che pulizia straordinaria, non faremo nemmeno quella ordinaria”.

A seguire, le parole di Ennio Peluffo della Cgil: “Oggi abbiamo avuto l’occasione di unire alla vertenza territoriale quella nazionale sul rinnovo dei contratti. Su tutto il territorio nazionale ci sono manifestazioni e presidi. Solo in Liguria hanno aderito circa tre mila lavoratori. Il tavolo di trattativa purtroppo si è interrotto a causa delle proposte irricevibili da parte delle associazioni datoriali, che vogliono precarizzare il lavoro di questo comparto”.

“In più c’è in ballo anche la vertenza Ata. Più passa il tempo e più la situazione diventa emergenziale. Siamo molto preoccupati. Ora c’è una amministrazione nuova a cui chiediamo di intervenire per trovare delle soluzioni. Molti lavoratori hanno ricevuto proposte da altre aziende e stanno andando via da Ata, anche perché non sono stati ancora stabilizzati. E soprattutto c’è un problema sempre sui mezzi, più passa il tempo e più diventa allarmante. Chiediamo il sindaco di darci una mano e di sbrigarsi”, ha proseguito.

“Come rappresentanti sindacali ci siamo sempre presi le responsabilità. Stiamo firmando degli accordi sui lavoratori precari per continuare a farli lavorare, ma non si può andare più avanti così. Serve continuità e bisogna salvare una azienda che è molto importante e poi la città è sporca. Ci auguriamo che con il cambio dell’amministrazione cambi qualcosa”, ha concluso Peluffo.

Queste, infine, le dichiarazioni di Danilo Causa della Cisl, a margine dell’incontro con il Prefetto: “Abbiamo esposto al prefetto le problematiche. Quella principale è il contratto nazionale che non viene rinnovato da 27 mesi e non accettiamo il ricatto che ci vogliono imporre le aziende. Loro non vorrebbero più avere il limite per quanto riguarda le assunzioni part-time, vorrebbero usare la flessibilità oraria, sempre con lo stesso stipendio. Questo è un lavoro usurante che grava molto sulla salute e mantiene pulite le città: non accettiamo questo atteggiamento. Il Prefetto ci ha garantito che a breve incontrerà il sindaco. Se continuiamo così questa azienda non sarà più in grado di raccogliere i rifiuti: qua non si comprano più mezzi, anche senza fare sciopero a Natale dimentichiamo di poter raccogliere i rifiuti, non ce la faremo sicuramente”. 

Dall’anno prossimo l’azienda che si occupa del servizio di igiene urbana e del nuovo sistema di raccolta rifiuti (porta a porta e con tariffa puntuale) sarà la newco Sea-s Srl, formata al 51% dalla stessa Ata e al 49% da un soggetto privato: nei prossimi mesi sarà selezionata la proposta (tra le tre le offerte presentate).

L’ultima giornata di sciopero, durato 24 ore, era stata il 21 settembre quando i dipendenti dell’azienda insieme ai rappresentati sindacali, partendo dal Tribunale, hanno sfilato in corteo per il centro della città giungendo in piazza Sisto, davanti al palazzo del Comune.

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