Savona. I sindacati (Fp-Cgil, Fit-Cisl-Uiltrasporti, Fiadel) dichiarano la loro contrarietà alla realizzazione della pulizia straordinaria entro Natale annunciata dal sindaco Marco Russo nei giorni scorsi.
“Al sindaco è stata spiegata la situazione durante il breve incontro. Gli è stato chiaramente detto – dicono i sindacati – che in mancanza di risposte dal Giudice Delegato e dal Commissario Giudiziale, non è nostra intenzione effettuare prestazioni straordinarie fino a quando non verranno soddisfatte le legittime richieste dei lavoratori, il blocco degli straordinari quindi è e rimarrà in vigore fino ad allora”.
E precisano che non si potranno coinvolgere altre aziende: “Diffidiamo da subito l’azienda e l’amministrazione a ricorrere a soggetti terzi per effettuare la pulizia straordinaria della città che oltre ad essere un grave atto di mancanza di rispetto e di sensibilità nei confronti dei lavoratori, è illegittima e limitativa della libertà di sciopero che la Legge 146/90 si prefigge di salvaguardare”.
“A cosa serve effettuare un pulizia straordinaria senza che poi essere in grado di mantenerla? – rincarano la dose i rappresentanti sindacali -. Dopo due giorni la situazione ritornerebbe ad essere quella di oggi, quindi soldi buttati e diritti dei lavoratori violati. Inoltre con le risorse attuali , non si riesce a fare l’ordinario, figurarsi lo straordinario”.
Preoccupazione per il lavoro ordinario e mancanza di personale: “La situazione oggi è talmente grave che è impossibile riuscire a garantire i servizi essenziali. Negli ultimi periodi vi è stato un significativo esodo di lavoratori che, di fronte alla mancanza di garanzie per il futuro, ha preferito andare via senza che venissero sostituiti”.
“Assistiamo poi ad un continuo attacco ai lavoratori da parte dell’utenza sui social, ma la colpa di questo, non è sicuramente la loro. Sono senza automezzi, senza risorse umane, senza i minimi di sicurezza. Troppo spesso, hanno accettato di salire sui mezzi a loro rischio e pericolo per fare il proprio lavoro, prendendosi gravi rischi che a quanto pare, non smuovono la coscienza di chi oggi gestisce la Società. Nell’incontro avuto con il Prefetto durante lo sciopero nazionale dell’8 novembre – concludono i sindacati -, abbiamo segnalato le gravi mancanze sulla sicurezza, ribadendo che gli obblighi a salvaguardia della salute dei lavoratori, non sono derogabili, nemmeno dai Giudici”
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