Discussione

Savona, il discorso di Russo scatena la minoranza. Orsi: “Basta frasi ad effetto, vogliamo contenuti”

Russo: "Prendersi cura dei cittadini, sviluppare la città nel tempo e renderla attrattiva per gli investimenti"

giunta Savona giunta

Savona. Polemica in consiglio comunale scatenata dal consigliere comunale Fabio Orsi sulla presentazione delle linee programmatiche del sindaco di Savona Marco Russo che ha ripercorso il programma presentato durante la campagna elettorale.

E quindi? – esordisce Orsi a termine del discorso del primo cittadini – Questa era l’occasione per uscire dal mantra dell’Agenda per iniziare a dirci cosa facciamo per la città. ‘Città vivibile, giusta e dinamica, attrattiva’. In questa sede ci doveva dare dei contenuti oltre che le frasi ad effetto. Cosa faremo in piazza del Popolo? Il campus? La viabilità campus – Savona come se la immagina? Il mercato settimanale dove sarà? In termini di sicurezza quali azioni concrete saranno messe in essere? Ora bisogna iniziare a parlare praticamente”.

“Mi aspettavo di più – aggiunge Massimo Arecco di Fratelli d’Italia -. Mi sarebbe piaciuto per onestà intellettuale che venisse riconosciuto il lavoro fatto dall’amministrazione precedente. Siamo entrati qua dentro con una macchina organizzativa che faceva acqua da tutte le parti, ora trovate una situazione completamente diversa”. E sottolinea quello che la città ha dovuto affrontare in questi anni: “Abbiamo affrontato alluvioni e pandemia. Lo credo che la città ha persona la fiducia, siamo tutti stremati”.

A loro fa eco anche il consigliere di Fratelli d’Italia Renato Giusto. Il consigliere leghista Maurizio Scaramuzza invece è “attendista” ma sottolinea la mancanza dell’attenzione alla protezione civile.

Oltre al merito del programma, i consiglieri di minoranza hanno attaccato la giunta per aver mandato il testo solo 15 minuti prima dell’inizio della seduta non permettendo così la lettura. Ma la richiesta di discuterne il prossimo mese, dopo la riunione tra i capigruppo, non è stata accettata.

IL DISCORSO DI RUSSO

“Azione puntuale” e “visione” sono le due direttrici che guideranno il sindaco di Savona Marco Russo nelle decisioni che assumerà nei prossimi mesi e anni. A dirlo è lo stesso primo cittadino in occasione della presentezione del programma in consiglio comunale. Inizia con una premessa: “Siamo in una fase della città di profonda crisi dal punto di vista economico sociale e culturale. La crisi economica prima e Siamo inla pandemia dopo hanno inferto dei colpi durissimi”.

Le intenzioni della giunta targata Russo sono: “prendersi cura dei cittadini”, “sviluppare la città nel tempo”, “tornare a investire per progettare il proprio futuro”. Si ferma sulla necessità di collaborazione tra la giunta e gli uffici e aggiunge: “L’idea è quella di vedere tutte le sfacettature di un tema“, con questa frase Russo spiega ancora una volta le deleghe assegnate agli assessori e porta ad esempio la questione presentata stamattina della pulizia straordinaria della città e della stabilizzazione di 35 lavoratori.

L’obiettivo è candidare Savona a capitale della cultura “possibile solo grazie alla visione comprensoriale della città”. Attenzione anche alla cultura: “Senza la città è destinata a spegnersi“. Tra le proposte: “Il teatro rimarrà aperto alla città tutti i giorni dell’anno, integrazione con i poli scolastici, auditorium capaci di attrarre per congressi”. Di pari passo anche realizzazione di politiche rivolte ai giovani: “Suddivise per fasce d’età da 0 a 23 anni, collaborazione tra scuola, attività sportive, famiglie”, è la ricetta per portare al centro bambini e ragazzi”.

Non esiste rapporto tra città, campus e porto“, evidenzia Russo. “La città ha bisogno del porto per svilupparsi ma il porto ha bisogno di una città riqualificata”, è la tesi che sostiene fermamente e espressa più volte in campagna elettorale. Allo stesso modo è necessario avvicinare la città all’università e sfruttare per lo sviluppo della città le competenze che vengono trattate nel polo leginese.

“Sport e associazioni sono l’anello fondamentale di rete di comunità che vogliamo costruire”, dice Russo sottolineando l’importanza della necessità di fare network. E conclude con le grandi sfide relativamente alla riqualificazione: “piazza del Popolo, waterfronti di ponente e levante e Legino”.

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