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Sanità, piano “restart” Regione per il recupero delle liste d’attesa per le prestazioni di diagnostica strumentale

Toti: "Fina a fine anno azzerati i tetti di speda delle aziende. Prevista massima apertura agende entro il primo semestre del 2022 con budget dell'intero 2021"

Giovanni Toti

Liguria. Il recupero delle liste d’attesa per le prestazioni di diagnostica strumentale (pet, risonanza magnetica, tac, mammografia, ecografie mammarie, ecocardiocolordoppler, endoscopia digestiva: gastroscopia e colonscopia) – per garantire un’efficace e rapida presa in carico attraverso il piano Restart Sanità di questi bisogni dei cittadini, rimasti sospesi durante il periodo della pandemia. Questo l’obiettivo della delibera approvata oggi dalla Giunta regionale, su proposta del presidente e assessore alla Sanità Giovanni Toti.

Con riferimento alla diagnostica strumentale, la delibera prevede quindi alcuni interventi ‘straordinari e temporanei’: l’eliminazione fino al 31 dicembre 2021 dei tetti di spesa per i soggetti privati accreditati e l’apertura delle agende nel primo semestre 2022 (dal 1 gennaio al 30 giugno 2022), utilizzando risorse pari al budget complessivo per il 2021.

“Il programma Restart Sanità, con investimenti per 24 milioni di euro quest’anno a cui si aggiungeranno oltre 30 milioni di euro nel 2022, sta iniziando a rispondere ai bisogni dei cittadini– afferma il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti – con l’obiettivo di aumentare ulteriormente anche del 20-25% la produzione ospedaliera annuale rispetto ai livelli del 2019, pre-Covid. Per questo continuiamo a lavorare per potenziare al massimo la risposta del sistema sanitario regionale, prevedendo anche l’integrazione con il privato accreditato, ovviamente senza costi aggiuntivi per i cittadini e con un rigoroso controllo sulla qualità e i servizi delle prestazioni erogate”.

“Lo scopo della delibera approvata oggi è spingere al massimo la produzione di prestazioni di diagnostica strumentale delle nostre aziende sanitarie e ospedaliere, consentendo di lavorare a ciclo continuo e, al contempo, di integrare il lavoro con il privato accreditato per recuperare tutti quegli esami che siano stati rimandati a causa dell’emergenza sanitaria per Covid. Per questo abbiamo deciso di aprire le agende delle prenotazioni e di concentrare nel primo semestre del 2022 una quantità di risorse pari all’intero budget del 2021: una scelta precisa, per garantire – conclude Toti – la presa in carico dei bisogni di salute dei cittadini”.

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